porti e logistica

arla Demaria, presidente di Ucina Confindustria Nautica: "Siamo fiduciosi"
2 minuti e 59 secondi di lettura
 "La riforma della nautica è stata fatta e ora lavoriamo sui decreti attuativi. Sono fiduciosa che il nuovo governo ne comprenderà la valenza e questo porterà ad una ulteriore spinta verso la crescita del comparto": così Carla Demaria, presidente di Ucina Confindustria Nautica, stamani in occasione dell'apertura del convegno Satec

"Scenari economici, una rotta per la nautica". "Gli scenari sono positivi nel senso che dopo la crisi lunga e profonda che ci ha attraversato ormai da due anni abbiamo imboccato la strada della ripresa che si è totalmente è consolidata" ha affermato Demaria. "Siamo anche aiutati - ha aggiunto - dai risultati che Ucina ha portato a casa e che rendono il mercato italiano, la bandiera italiana, più interessante. Per cui ad una ripresa naturale del mercato interno si associa un contesto favorevole grazie al nuovo codice della nautica che rende più attraente la bandiera italiana". "In questo momento - ha proseguito la presidente di Ucina - grazie anche a decisioni non così illuminate della Francia c'è un numero significativo di imbarcazioni che sta arrivando in Italia, specialmente nei porti liguri. Quindi c'è una condizione astrale positiva". Per quanto riguarda i decreti attuativi del codice della nautica, Demaria ha precisato che "anche in questa situazione di vacanza del governo, con le strutture sottostanti abbiamo continuato a lavorare. Ci sono della problematiche, non si è risolto tutto, con le dogane con le concessioni demaniali dei porti e c'è una verifica da parte dell'Unione Europea per il leasing italiano. Abbiamo risposto affinché le condizioni favorevoli non vengano ridotte. Insomma c'è un'attività continua".


"Genova si vuole candidare ad essere il centro della nautica da diporto. Ritengo che per Genova il diporto sia uno sviluppo industriale". Il sindaco di Genova Marco Bucci ribadisce dal palco della convention Satec 2018 a Rapallo la sua ricetta per la crescita della città. Che passa da porto e logistica, turismo, tecnologia e la nautica. "Stiamo lavorando - spiega - per far sì che il diporto diventi una porzione importante della blue economy anche con il waterfront di levante perché nel progetto c'è una porzione importante dedicata al diporto. A Genova ci sono già 4 mila imbarcazioni per diporto, vuol dire circa 20 mila persone che vanno per mare su imbarcazioni registrate più quelle che vanno sui natanti non registrati. E' un'industria già importante che vogliamo rilanciare perché Genova ha tutte le caratteristiche per essere la prima del Mediterraneo. Significa dare spazio ai cantieri, a chi fa manutenzione, a chi fa manutenzione anche sulle attrezzature e accessori, a chi vuole fare ospitalità, agli ormeggi per rimessaggio invernale e ormeggio estivo" aggiunge Bucci. Infine il Salone Nautico: "E' un'eccellenza, vogliamo continuare a investire. Deve competere con Miami e Fort Lauderdale, vogliamo che diventi un Salone mondiale".

"Lancio una provocazione. Si parla tanto di autonomie regionali, potremmo chiedere di portare a Genova un organo di competenza del mondo della nautica, del marittimo, del mondo dei trasporti" lo ha detto l'assessore regionale allo Sviluppo economico e ai porti, Andrea Benveduti, al convegno Satec "Una rotta per la nautica". "Non dico il ministero, forse è troppo, ma possono esserci all'interno delle varie amministrazioni dipartimenti o organi di eccellenza per cui richiedere la sede su Genova" ha aggiunto Benveduti, sottolineando che la blue economy è un'opportunità incredibile per Genova e la Liguria che vantano competenze a 360 gradi nel settore.