cronaca

Si chiama 'Noa' ed è già partito in centro storico
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Il Comune di Genova dichiara guerra all'evasione fiscale e manda in giro 11 vigili urbani specializzati nella speranza di recuperare almeno in parte i 736 milioni di tasse mai riscosse dal 2002 ad oggi (soprattutto contravvenzioni stradali). Il nuovo reparto si chiama Noa, Nucleo Operativo Antievasione, e negli ultimi 10 giorni ha già fatto visita a 50 cittadini e titolari di imprese nel centro storico.

L'azione del nuovo nucleo, nato all'inizio di maggio con delibera degli assessori Garassino e Piciocchi, si concentrerà in particolare sulla Tari, che ha una percentuale di evasione del 20%. Nelle case e nei negozi verranno consegnati i solleciti e gli avvisi di accertamento. "La consegna di altre 50 notifiche - spiega Natalia Boccardo, la direttrice dell'ufficio politiche delle entrate - concluderà la sperimentazione, dopodiché ci concentreremo anche sull'evasione della tassa di occupazione del suolo pubblico e altre tasse, come quella di soggiorno, imposte e canoni".

E questo è solo l'inizio: "Gli avvisi di accertamento sulla Tari che abbiamo fatto partire alla fine dell'anno scorso - sottolinea l'assessore albilancio Pietro Piciocchi - sono 15 mila e 36 mila i solleciti inviati". Tra gli obbiettivi del nuovo nucleo anche quello di contrastare le attività non dichiarate, "in nero", così come - in seconda battuta - la presenza di residenti irregolari. "Per questo siamo partiti dal centro storico", spiega l'assessore alla sicurezza Garassino.

Di fatto, la polizia locale "perde" 11 operatori per altre funzioni di ordine pubblico: "Questa scelta - dice il comandante Gianluca Giurato - non penalizza il corpo ma ne aumenta il prestigio, perché si tratta di un'attività particolare che richiede una professionalità particolare e una forte mentalità investigativa da parte degli agenti". Il Comune non ha ancora stimato quante risorse si potranno recuperare grazie al lavoro del Noa.