cronaca

Confermato l'addio al muro, il comitato propone il suo progetto
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L'arteria di scorrimento a quattro corsie, protetta da un tunnel in vetro e metallo. Un percorso pedonale fiancheggiato da alberi e aiuole. Una strada di servizio per i palazzi che un tempo si affacciavano sulla spiaggia. Ecco come il comitato dei residenti vorrebbe Lungomare Canepa. Il sogno ha preso forma in un disegno, realizzato da un team di architetti, che i cittadini hanno presentato venerdì al sindaco Bucci e all'assessore Fanghella.

Oggi, intanto, è iniziata la circolazione sulla nuova carreggiata in direzione ponente. Certo, tra gli esercizi di fantasia e la realtà per ora c'è un abisso. Anzi, un muraglione: quello che i tecnici di Anas hanno promesso di rimuovere entro un mese per accontentare almeno l'esigenza più cocente degli abitanti: non avere una barriera di cemento a 20 centimetri dal proprio balcone. Una variante progettuale che dovrà passare nei prossimi giorni in conferenza dei servizi, ma che ha già raccolto l'unanime consenso di Anas, Sviluppo Genova e Palazzo Tursi. In pratica la strada in quel punto avrà cinque corsie totali, restringimento che nel progetto iniziale era previsto più a levante. 

Questa, al momento, è l'unica certezza emersa. Il resto è tutto da vedere: "È stata assicurata la realizzazione di tre varchi per Sampierdarena ma la collocazione risulta tuttora imprecisata - scrive il comitato -. Più incerta è la soluzione del grave problema dell'inquinamento generato dalla strada. Abbiamo richiesto che la soluzione di tale questione venga raggiunta prima del collaudo dell'opera perché la strada supera già oggi i livelli di legge". Una soluzione 'low-cost' e di basso impatto, proposta da Fanghella, è quella di una protezione in bambù al posto dell'attuale muraglione. 

Per quanto riguarda la fascia verde, tutto dipenderà dalla volontà o meno di prevedere un'uscita su piazzetta dei Minolli. La paura dei residenti è che il nuovo Lungomare Canepa, senza uscite sul quartiere, sancisca il definitivo degrado di via Sampierdarena e dintorni, dove la maggior parte dei commercianti ha già gettato la spugna.