Torna libero Emanuele Fiore, l'intermediatore arrestato lo scorso aprile nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti truccati nell'Asl 5, che avevano portato a quattro misure in carcere e sette ai domiciliari. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari Mario De Bellis che ha accolto l'istanza degli avvocati Rachele De Stefanis e Andrea Vernazza. L'intermediario ha un obbligo di firma in caserma. Fiore, che nei giorni scorsi è stato interrogato e ha preso le distanze dalla multinazionale Mindray, era stato due settimane in carcere e poi ai domiciliari.
Nelle scorse settimane erano stati revocati i domiciliari anche all'imprenditore Luigi Morgillo, ex consigliere regionale di Forza Italia. In carcere era finito il dirigente della Asl Massimo Buccheri e due dipendenti della multinazionale Mindray. Al dirigente sono contestati i reati di corruzione, concussione, turbativa d'asta, rivelazione del segreto d'ufficio e falso in atto pubblico, mentre ai rappresentanti della multinazionale i reati di corruzione e turbativa d'asta. Morgillo, secondo l'accusa, sarebbe stato favorito da Buccheri.
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