Le prescrizioni del 7 settembre scorso del ministero dell'Ambiente per dare il via libera al progetto della "gronda di ponente" parlavano di declassamento della A10 nel tratto tra Voltri-Pra' e Aeroporto nel momento in cui si fosse ultimato il raddoppio autostradale sul nodo genovese. Oggi però, durante la commissione consiliare in Comune sul tema, Alberto Selleri, dirigente di Autostrade per l'Italia, ha spiegato che non si tratterà di declassamento ma di liberalizzazione. La nuova terminologia consente ad Autostrade di continuare a gestire la tratta e i relativi pedaggi. Sì perché il tratto urbano della A10 nel ponente genovese sarà gratis, ma soltanto per chi entrerà e uscirà tra i caselli di Pra', Pegli e Aeroporto compresi. Sarà a pagamento per tutti gli altri.
Selleri ha spiegato che, per invogliare i mezzi a scegliere il nuovo tragitto della gronda per arrivare dal ponente a Genova, con un percorso più lungo di 13 chilometri, il prezzo per la tratta tra Pra' e Aeroporto sarà lo stesso che per il percorso sul raddoppiamento.
Critico Paolo Putti (Chiamami Genova), storico esponente "no Gronda": "Non si tratterà di una gratuità, come dovrebbe accadere per una strada urbana, ma di un parziale pagamento, inoltre il nostro timore è che il prezzo della tratta Pra' - Aeroporto venga sì livellato a quello della gronda, ma al rialzo". Il prossimo incontro del tavolo tecnico sul tema della liberalizzazione del tratto autostradale sarà entro la fine del mese.
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