
Al centro della discussione l'applicazione dei criteri relativi alla legge 10 del 2004 sull'edilizia residenziale pubblica che regolamenta l'assegnazione delle case popolari. In merito ai criteri, la cui approvazione è di competenza della Giunta regionale, l'assessore Scajola ha anticipato l'accoglimento di alcune proposte dei comitati, che oltre all'innalzamento dell'Isee delle famiglie mononucleari sono relative alla possibilità di portare, nel rinnovo dei contratti, la deroga al limite dei 35 mila euro tra gli assegnatari di alloggi, il riconoscimento di un'attività di concertazione tra Comuni e Organizzazioni sindacali per determinare l'ordine di priorità tra le categorie per le quali la legge prevede la riserva del 50% degli alloggi.
È in valutazione la possibilità di portare la soglia Isee per la condizione di povertà assoluta da 3 a 6 mila euro. "Abbiamo avuto tre incontri molto positivi con i sindacati degli inquilini nelle ultime settimane - commenta l'assessore Scajola - Abbiamo approvato una legge importante l'anno scorso per tutelare chi vive nelle case popolari, ma anche le tante famiglie che da anni stanno aspettando un alloggio popolare, noi abbiamo dato la massima disponibilità sui criteri, sia ai comitati che ai sindacati. Vogliamo tutelare i cittadini e dare garanzie, ma con norme chiare per tutti. Ci saranno contratti con una durata, di 8 anni, che verranno rinnovati, pertanto nessuno deve sentirsi in incertezza. Gli unici contratti che non saranno rinnovati sono quelli per gli inquilini che, per 5 anni consecutivi, hanno superato i limiti dell'Isee che sono pertanto in una situazione economica che non prevede più che stiano in quell'alloggio".
Nelle prossime settimane continuerà il confronto tra Regione Liguria e sindacati per arrivare, entro l'estate, all'approvazione dei criteri di applicazione della legge.
IL COMMENTO
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