Si annuncia una domenica di caos sulle autostrade liguri. Molti turisti e non durante la giornata si metteranno in viaggio lungo le principali arterie autostradali della regione. E già a partire dal pomeriggio potrebbero essere le code e i rallentamenti a farla da padrone. I rischi maggiori nel Ponente in direzione Francia tra Spotorno e Savona. Solo sabato sera è stata riaperta una corsia lungo la carreggiata all'altezza della galleria Fornaci dove un un autobus con 30 studenti provenienti da una scuola del marchigiano venerdì scorso è andato in fiamme venerdì. I lavori per la messa in sicurezza e il ripristino del tratto durano da due giorni e dovrebbero proseguire anche nelle prossime ore. Nel tratto è stato a lungo istituito lo scambio di carreggiata che ha provacato rallentamemti lungo l'asse viario, con code di oltre 17 chilometri e tempi di percorrenza di oltre due ore.
GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
16.45 - Coda di 4 km tra Spotorno e Savona in direzione Italia causa traffico intenso
14.45 - Coda di 2 km tra Savona e Spotorno in direzione Francia causa di lavori.
12.15 - Coda di 1 km tra Altare e Allacc. Autost. Genova-Ventimiglia
11.45 - Coda tra bivio A10/inizio complanare Savona e bivio A10/fine complanare Savona per traffico intenso
11.30 - Coda di 2 km tra Altare e Allacc. Autost. Genova-Ventimiglia
11.15 - Coda in uscita a Savona Vado per traffico intenso.
10.45 - Coda di 3 km tra Savona e Spotorno in direzione Francia a causa di lavori
Ieri intanto è scoppiata la polemica tra il presidente della Regione Giovanni Toti e società Autostrade. Quest'ultima ieri ha invitato gli automobilisti a "evitare di mettersi in viaggio se non strettamente necessario, o comunque di programmare le partenze".
Immediata è arrivata la replica del governatore ligure che senza usare meze parole ha definito "sconcertante" il messaggio lanciato da Autostrade.
Lo stesso Toti ha gia annunciato le prime misure atte a fare piena luce sull'accaduto. "Così non si può andare avanti - ha detto Toti -, convocheremo immediatamente la società che gestisce la tratta per comprendere le ragioni di tale situazione: pretendiamo di conoscere nel dettaglio il piano delle emergenze che riteniamo totalmente inadeguato, e chiederemo subito al Ministero delle infrastrutture di approfondire se il contratto di concessione viene rispettato e, in caso contrario, di assumente immediatamente le più drastiche iniziative".
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