cronaca

Dopo la bomba d'acqua che ha colpito il comune
1 minuto e 59 secondi di lettura
 Sono trascorse oltre 24 ore dalla ‘bomba d’acqua’ che si è abbattuta sulla Val di Magra nella notte tra mercoledì e giovedì. A causare i maggiori danni sono state le frane. Complici i terreni intrisi d’acqua dalle abbondanti e costanti piogge delle ultime settimane numerosi costoni non hanno retto e si sono riversati in più di un caso lungo le strade. La situazione più grave nel comune di Santo Stefano Magra. Una frana in via Canova sta creando problemi alla cittadinanza. Parte del materiale è già stato rimosso ma i danni sono ancora evidenti.

“La strada è letteralmente sparita, ci sono ancora nove famiglie isolate – ha raccontato il sindaco di Santo Stefano Magra Paola Sisti -. Insieme alla Regione ci siamo attivati per permettere attraverso un sentiero boschivo di raggiungere queste persone”. In totale si parla di 25 persone rimaste senza gas che “hanno comunque deciso di restare nella propria abitazione” spiega ancora il primo cittadino di Santo Stefano Magra. Per questa ragione il Comune ha predisposto una misura di consegna pasti. Secondo quanto riferito da Acam, l’azienda che si occupa nella zona della fornitura delle rate gas, la situazione potrebbe tornare alla normalità tra le giornate di sabato e domenica.


E‘ ancora emergenza dunque nel comune dello spezzino. I tecnici sono al lavoro per la rimozione del mix di terra e pietre che impedisce di raggiungere la frazione. E dal sindaco parte immediato l’appello alle istituzioni per un aiuto economico necessario per il ripristino della normalità lungo via Canova e le altre parti interessate dalla bomba d’acqua. “Quello che è accaduto è un evento importante, per risistemare il tutto ci vorranno diverse risorse finanziarie”. Sostegno che la Regione attraverso l’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone ha già garantito.

Attorno alla frana sono presenti anche numerose aziende. Il sindaco per impedire pericoli e problematiche di diverso genere ha firmato un'ordinanza per impedire l'accesso alle attività produttive della zona isolate dalla frana.  

La situazione invece sulla Cisa è rientrata alla normalità durante la giornata di ieri. In questo caso i tecnici Anas hanno provveduto a rimuovere il materiale che si era riversato sull’asfalto. Ripristinata di conseguenza la viabilità lungo la strada statale 62.