cronaca

L'uomo usava i soldi per acquistare auto poi in rivendute in Albania
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I carabinieri di Albenga, insieme alla polizia di frontiera, hanno arrestato un albanese di 33 anni appena sceso all'aeroporto di Genova. L'uomo era ricercato perché ritenuto uno dei fornitori di droga della coppia che nell'alassino gestiva una macelleria, ma che spacciava sottobanco.


Le accuse sono spaccio e riciclaggio. Secondo l'accusa, l'uomo avrebbe reinvestito i soldi guadagnati dalla vendita di droga nell'acquisto di auto che venivano poi rivendute in Albania. L'arresto chiude l'operazione Dominator che a febbraio aveva portato all'arresto di 14 persone. Nel corso delle indagini i carabinieri avevano documentato 20 cessioni di stupefacenti e un totale di 200 transazioni. In tutto erano stati sequestrati un chilo di cocaina e 16 chili di hashish, oltre a 39.500 euro.


L'indagine si era sviluppata attraverso l'individuazione di alcuni acquirenti e spacciatori al dettaglio, per risalire successivamente ai fornitori e al loro covo, un garage di Laigueglia (Sv) nella disponibilità di una commessa di un supermercato, dove veniva stoccata la droga. Lo stupefacente veniva venduto dal bancone del market e i tagli delle cessioni facevano riferimento ai pezzi di carne venduta: la bistecca "fiorentina", la costina e il filetto indicavano 20, 10, 5 grammi di cocaina mentre con il termine "fattura" si indicava il saldo del debito contratto dal cliente.