cronaca

Prende il posto di Giulia Stella
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 E' Andrea Pasa il nuovo segretario generale di Cgil Savona. Succede a Giulia Stella, che ha terminato il mandato. Pasa è stato eletto oggi pomeriggio dall'assemblea, che lo ha scelto all'unanimità con 67 voti favorevoli su 67 votanti. All'assemblea era presente anche il segretario nazionale Susanna Camusso.

Pasa, nato a Savona nel 1973, ha iniziato a lavorare come operaio a 20 anni, si è iscritto alla Fiom Cgil nel 1995 ed è entrato nel direttivo provinciale della Fiom nel 2000. Già segretario generale provinciale di Fiom Cgil, nel 2016 era stato eletto segretario confederale con delega all'organizzazione.

"Sono felice ed onorato per questa carica - ha commentato - che arriva in un momento di grande complessità per il nostro territorio, con gli investimenti sull'area di crisi industriale complessa e le decine di vertenze locali tanto nel lavoro privato che in quello pubblico. La sfida del sindacato oggi è quella di tenere insieme i bisogni e le aspettative delle persone che rappresentiamo in totale autonomia dalla politica; è lo stesso esito del voto di queste elezioni che ce lo chiede. La nostra capacità di tutela deve andare al di là degli schieramenti politici. La Cgil non si sceglie gli interlocutori, ma parla con chi c'è".

"Il savonese è tra i territori che a livello nazionale hanno perso il maggior numero di occupati e di imprese durante la crisi. Bisogna cercare di dare il massimo della qualità perché ci sia un effettivo elemento di rilancio in un territorio che ha bisogno di lavoro". Lo ha detto Susanna Camusso, segretario nazionale di Cgil, a margine dell'assemblea generale della sezione savonese del sindacato che ha eletto il nuovo segretario provinciale.

La provincia di Savona è stata dichiarata di recente area di crisi industriale complessa, con stanziamenti dal Governo di 20 milioni di euro (più altri 25 dalla Regione Liguria) per incentivare le aziende che vorranno stanziarsi sul territorio.

"Ovviamente c'è molto lavoro da fare perché l'annuncio corrisponda ad una partenza effettiva - ha precisato Camusso - e permetta di attrarre occupazione ed opportunità, valorizzando un territorio che ha subito pesantemente la crisi. Le aree di crisi industriale complessa sono importanti per ricostruire le condizioni per la re-industrializzazione; non possiamo dire però se siano sufficienti ad affrontare tutti i temi della crisi, anche perché le difficoltà sono state così profonde da richiedere forse altri elementi".

Esistono infatti casi come quello di Asset che ha deciso di trasferirsi a Varese nonostante le agevolazioni. Camusso non ritiene però che sia un campanello d'allarme: "Le aziende che decidono di andarsene alla vigilia di questi processi seguono altre logiche, che non sono quelle di attenzione al territorio".