cronaca

'Gaffe' dei giudici che proclamano il nome sbagliato
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Si chiama Emiliano Pescarolo, ha 40 anni ed è originario di Garbagnate Milanese il vincitore del settimo Campionato mondiale di pesto al mortaio che si è tenuto a Genova, nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, al culmine della Settimana del Pesto. Così si sono espressi i trenta giurati (cuochi, ristoratori, ma anche critici internazionali e rappresentanti della società genoese) al termine della tradizionale finale tra i dieci concorrenti selezionati tra i cento che avevano partecipato alla prima fase nel mattino. 

"Sono originario della provincia di Milano, è vero, ma vivo in Liguria da undici anni", si è presentato il nuovo campione in carica. A segnare la sua proclamazione è stato un colpo di scena. Roberto Panizza, presidente della giuria e dell'associazione Palatifini, aveva annunciato Paolo Pizzorno, per la seconda volta finalista del campionato. La sorte non è stata benevola con lui: anche stavolta, come in precedenza, i giudici si sono accorti dell'errato abbinamento tra numero e nominativo. Il numero 8, scelto dai severi giurati, era infatti Pescarolo. 

"Se non me lo avessero detto non ci avrei creduto - ha detto a caldo il vincitore - Mi è sempre piaciuto fare il pesto, ma è stata mia moglie che mi ha convinto a iscrivermi". Pescarolo, nato a Garbagnate, residente prima a Finale Ligure e poi a Genova, di professione fa il sommozzatore. Chi ci riproverà è sicuramente Pizzorno, pensionato, che l'ha presa con filosofia: "In quei dieci secondi ci ho creduto. Purtroppo è la seconda volta che mi succede Se partecipo ancora? Certo, finché non sono su quel podio non rinuncio"