Copenaghen, della Compagnia Orsini, è in scena dal 13 marzo al 18 marzo al Teatro Duse di Genova. Un trio eccezionale quello diretto da Mauro Avogadro: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice fanno calare lo spettatore in un mondo fatto di numeri, dove proprio i numeri possono determinare le vite umane e l’intero corso della storia.
“Perché nel 1941 sei venuto a Copenaghen?”
Resta un interrogativo il motivo della visita di Heisenberg a Niels Bohr, in quel lontano settembre del 1941. Un interrogativo che i due grandi fisici affrontano in una vecchia aula universitaria, ormai “ricoperti dalla polvere che hanno sollevato” mentre ancora erano in vita. A mediare la moglie Margrethe Bohr che offre la sua visione lucida di come sia andato il loro passato. In piena seconda Guerra Mondiale Heisenberg bussa alla porta del caro vecchio professore Bohr: l’allievo e il maestro, il tedesco e il danese di origini ebraiche, i due grandi fisici e premi Nobel che in un attimo tornano ad essere i vecchi amici di un tempo. Ma quell’incontro segna anche la fine del loro rapporto. Tra le formule e le discussioni di fisica teorica, infatti, emerge che Heisenberg sia alla testa del programma nucleare tedesco.
È lecito che la scienza si metta al servizio del potere? Che responsabilità ha un fisico, uno scienziato, ma anche un intellettuale nei confronti delle sorti del proprio paese? Tantissimi gli spunti di riflessione che vorticano nei pensieri dei tre e si mischiano ai ricordi, alle tragedie personali e universali, ma soprattutto a madama fisica, che osserva asettica dall’alto delle lavagne fitte di calcoli lo svolgersi delle vicende umane. E forse è proprio il principio di indeterminazione che sta nel cuore delle cose che condiziona le nostre vite: basta un’esitazione, un errore o una dimenticanza nei calcoli per cambiare le sorti di centomila persone.
Spettacolo impegnato e a volte difficile da seguire per chi è digiuno della materia o per chi non è fan di Big Bang Theory, ma intrigante grazie anche alla scenografia e alla colonna sonora, ma soprattutto per la straordinaria interpretazione di Massimo Popolizio.
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C'è vento di "Copenaghen" al Teatro Duse, in scena dal 13 al 18 marzo
Un salto nel mondo della fisica di Heisenberg e Bohr, ai tempi del '41
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