turismo

Sarà “la piazza” il filo rosso dell’edizione 2018
2 minuti e 51 secondi di lettura
Sarà “Agorà” la parola d’ordine del Festival della Parola 2018. La quattro giorni dedicata a cultura, spettacolo e attualità, per il quinto anno consecutivo torna a Chiavari e questa volta sceglie una sorta di password per accedere alla fitta trama di appuntamenti, che proporrà il suo cartellone, sotto il titolo: “Dall’agorà dell’antica Grecia alla piazza virtuale della Rete”.

E se come ha scritto lo storico dell’arte Andrea Emiliani: "La piazza italiana…è da sempre il centro dell’intelligenza della comunità. Ci vediamo in piazza, andiamo in piazza, scendiamo in piazza…proprio nella piazza affluiscono pensieri ed incontri, affari e promesse" il Festival della Parola di Chiavari proporrà grazie alla presenza di una serie di ospiti di altissimo livello, numerose occasioni per approfondire il concetto di piazza, nelle sue diverse valenze, nella sua evoluzione storica, nelle sue relazioni con la vita dell’uomo, lasciando parlare le parole in un flusso di incontri e confronti.

La manifestazione di punta della città del Tigullio, che lo scorso anno ha sfiorato le diecimila presenze, quest’anno slitta un po’ più avanti nel calendario e si svolgerà dal 31 maggio al 3 giugno, coprendo un fine settimana molto interessante dal punto di vista delle presenza turistiche. E questa è solo la prima di una serie di novità, che caratterizzeranno l’edizione 2018. La seconda riguarda le sedi, che ospiteranno i vari appuntamenti del festival, che saranno meno disseminate sul territorio cittadino e maggiormente concentrate in alcuni poli, al fine di permettere una fruizione più funzionale da parte del pubblico.

Fra queste, un’autentica chicca sarà rappresentata da “Il giardino della parola” ovvero dallo splendido giardino botanico di palazzo Rocca che, in linea con il progetto di rilancio avviato dall’amministrazione, diventerà suggestivo teatro naturale di una serie di eventi più intimi e raccolti, in una cornice unica e di grande impatto. Inedita location sarà anche la tensostruttura da circa 600 posti, collocata in piazza dell’Orto, nell’area antistante la Cattedrale. Una grande struttura trasparente, dotata di maxi ledwall, una casa di cristallo della parola, anzi un’Agorà aperta a tutti, dove si svolgeranno gli appuntamenti di maggior richiamo, una scelta resa necessaria anche a seguito della chiusura del Teatro Cantero.

Per il resto il Festival della Parola 2018 seguirà la falsa riga delle precedenti edizioni. Anche quest’anno ci saranno alcuni “ospiti speciali”, ai quali verranno dedicati eventi monografici. Quest’anno speciali focus verranno dedicati a: Giorgio Gaber, artista poliedrico e raffinato intellettuale; Michelangelo Antonioni, regista cinematografico, sceneggiatore e scrittore, che ha firmato alcune delle pagine più intense e profonde del cinema degli anni Sessanta e Settanta ed Elena Bono, poetessa e scrittrice di grande levatura culturale, che scelse Chiavari come sua seconda patria. Di tutti e tre verranno svelati speciali legami con Chiavari e il Tigullio poco noti o addirittura inediti al grande pubblico.

Insomma il Festival della Parola si conferma una manifestazione di spicco e con grandi potenzialità, nella quale anche la nuova amministrazione di Chiavari ha dimostrato di credere, decidendo di dare continuità e potenziando un format, che potrà sempre più veicolare il nome di Chiavari in contesti di alto profilo culturale e turistico.