Cronaca

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L'ombra della truffa dietro le pratiche per i rimborsi previsti dalla legge a favore dei lavoratori che sono stati a contatto con l'amianto. Ieri gli agenti del commissariato di polizia di San Fruttuoso hanno perquisito le sedi genovesi dell’Inail e del Patronato Acai, in via D’Annunzio e via Granello. Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per truffa aggravata nei confronti dello Stato: avrebbero ottenuto la pensione o i benefici di legge sulla malattia professionale derivante dall'esposizione all'amianto senza averne i requisiti. Le indagini, tuttora in corso, coordinate dai sostituti procuratori Luca Scorza Azzarà e Vittorio Miniati, si sono protratte per lungo tempo ed hanno riguardato in particolare le pratiche dei cittadini che hanno avanzato o ottenuto i benefici legati all'amianto nell'ultimo decennio. Nel corso delle perquisizioni agli uffici del Patronato Acai di Genova e della sede provinciale dell'Inail è stato sequestrato numeroso materiale che è ora al vaglio degli investigatori. Gli accertamenti, in ambito genovese e regionale hanno consentito di giungere alle prime parziali ammissioni che inducono a ritenere che lo Stato abbia concesso indebitamente benefici da esposizione all'amianto con danno quantificato in 250 mila euro ad istanza.