cultura

Villa Bombrini ospita la sede della scuola d'arte cinematografica genovese
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Per amanti del cinema e appassionati di regia sia televisiva che cinematografica, a Genova, della formazione di questi appassionati oltre che del supporto per le troupe straniere che girano pellicole in Liguria, se ne occupa la scuola d’arte cinematografica (SDAC), organizzando corsi per tutte le branche che unite in una precisa organizzazione porteranno al prodotto finale: il film.




Sul canale Youtube della Scuola d’arte cinematografica di Genova, si possono trovare le produzioni degli studenti della scuola, che nella data del saggio di fine anno vengono mostrati ad un pubblico interessato ed esperto e tra cui si nascondono anche alcuni talent scout di alcune case cinematografiche. Tra i video maggiormente “cliccati” un cortometraggio ambientato nei vicoli del centro storico, ma anche un documentario sui cinghiali.



Sceneggiatura, Operatore e Fotografia, Montaggio, Regia e Make Up: effetti speciali sono i format dei corsi della Scuola e nella maggior parte dei casi hanno durata di 5 mesi.


Per il direttore Bellagamba, una realtà come la SDAC porta i ragazzi che la frequentano con impegno ed entusiasmo: “Ad imparare tante cose inerenti al Cinema, all’arte, all’industria economica cinematografica ligure, italiana e internazionale. Oltre ai corsi che offriamo, riusciamo a portare gli studenti sui set, a farli partecipare alle produzioni che vengono da fuori e che girano le nostra terra, che è una calamita di produzioni video e fotografiche. Il reparto produttivo è necessario e deve essere numeroso. Riusciamo a inserire molte persone interessate, come stagisti, in modo che, piano piano, riescano a sondare il terreno e capire se la strada è quella che vogliono perseguire.”


Secondo l’insegnante Zingerian “le svariate professionalità devono imparare ad interagire tra loro, se non ci riescono il film non esce bello. E’ un lavoro corale, non si può pensare di fare il cinema da soli. E’ giusto che ognuno impari a riscontrare la propria competenza, in uno schema simile a quello dell’esercito in cui è necessario che ogni reparto agisca sul suo settore. Il cinema non è come può sembrare un’arte libera e creativa, ma è frutto di un lavoro certosino di gruppo”.


Riccardo Raffo, uno degli studenti della SDAC, descrive così la sua passione per il Cinema: “La mia passione nasce dal fatto di vedere nel cinema un linguaggio con cui una persona può esprimersi, in termini registici: usare le inquadrature per esprimere, non solo un racconto, ma anche il pensiero del regista che sta dietro la camera


“La formazione della SDAC mi ha portato alla scoperta di molti registi che non conoscevo prima, non si dovrebbe cristallizzarsi su un regista solo ma prendere ispirazione da molti per creare uno stile proprio


Sapermi organizzare, e sapere imparare a gestire una troupe, in cui ci sono varie persone con vari compiti, e coordinarli assieme per arrivare al risultato finale che è il film, è una cosa abbastanza complessa che si impara solo con l’esperienza”

“I paesaggi della Riviera, del Ponente e del Levante, sono abbastanza bucolici per poter ambientare qualcosa più legato alle emozioni che alla ragione”