cronaca

Piccoli reati: boom di furti, calano le estorsioni
5 minuti e 22 secondi di lettura
Una criminalità organizzata "cauta" e "silente", infortuni sul lavoro il cui numero è ancora "inaccettabilmente alto", e ancora mancanza di denunce per "corruzione, concussione e usura". Sono i fenomeni criminali che hanno contraddistinto l'attività dei magistrati del distretto genovese illustrati nella relazione del procuratore generale Valeria Fazio durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario a Genova.

Anche lo stalking, i maltrattamenti in famiglia e gli omicidi volontari "segnalano la gravità del fenomeno della violenza di genere: si tratta - ha sottolineato il procuratore generale - di un fenomeno prima di tutto culturale, e sul terreno educativo deve essere affrontato".

Gli omicidi volontari, nel periodo compreso tra luglio 2016 e giugno 2017, sono stati nove, tutti relativi a rapporti di vicinato o maturati in ambito familiare. I femminicidi sono tre, tutti tragicamente collegati con la incapacità del soggetto maschile di tollerare perdite e frustrazioni". La 'ndrangheta "ben presente nel territorio, appare impegnata in un programma di inserimento nel tessuto economico e di tessitura di relazioni con amministratori pubblici, la cui elezione talvolta tenta di influenzare".

"TORTURA, LEGGE INADEGUATA"
La nuova norma che ha introdotto il reato di tortura è "inadeguata" e "reticente". Lo afferma il procuratore generale della corte d'appello di Genova Valeria Fazio nella relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Il reato di tortura - sottolinea il magistrato - viene disegnato come un illecito ad autore libero, anziché proprio dei pubblici ufficiali e degli incaricati di pubblico sevizio. E' per me incomprensibile la resistenza di molti alla introduzione di un reato proprio, perché ritenuto carico di significati stigmatizzati nei confronti delle forze dell'ordine: una posizione che non coglie la necessità, al fine di garantire il rispetto dovuto ai corpi di polizia, di una presa di distanza netta da ogni ipotesi di abuso e dai loro autori". Il procuratore generale ha poi sottolineato come nei vecchi procedimenti del G8 del 2001 "la carenza di tutela dei diritti dei cittadini è stata originata non solo dalla mancanza del reato di tortura, ma anche dalla estrema difficoltà delle indagini, dai tanti autori di abusi restati ignoti, dalla durata dei dibattimenti, dalle prescrizioni conseguenti e dalla carenza di adeguate sanzioni disciplinari".

BOOM DI FURTI
Boom di furti in casa, calo di rapine e estorsioni: emerge nella relazione del presidente della Corte d'appello di Genova, Maria Teresa Bonavia, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. In particolare, nell'anno appena trascorso sono stati 6.405 i furti in appartamento rispetto ai 3.209 dell'anno precedente. Calano le estorsioni (che passano da 311 a 279) e le rapine (da 868 a 739), mentre registra l'aumento dei casi di usura (da 58 a 72). Gli omicidi e le lesioni colpose sono quasi raddoppiate un aumento passando da 365 del 2016 a 629 nel 2017: gli omicidi volontari in particolare sono stati 9. Per quanto riguarda i reati contro la pubblica amministrazione sono 2088 in totale di cui 92 per peculato e 101 per abuso d'ufficio. Elevato il numero di reati in materia di stupefacenti, per un totale di 2.494 procedimenti, così come quelli in materia edilizia (1446) e inquinamento (689).

"ELEZIONI, CORTE D'APPELLO BLOCCATA"
"E' necessario non dimenticare che tutte le operazioni relative alle elezioni politiche sono a esclusivo carico della corte d'appello. E questo comporta il forzato allontanamento dall'attività istituzionale, prolungato complessivamente per circa tre mesi, con rinvii di numerosi procedimenti già fissati, con ulteriori dilatazioni dei tempi di durata dei giudizi civili e penali". Lo ha detto il presidente della corte d'appello di Genova Maria Teresa Bonavia nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Ci si interroga dunque sul perché a fronte di una paralisi della maggioranza delle sette sezioni della corte, che sono già sotto organico, non si deleghino tali operazioni alla pubblica amministrazione, centrale e periferica, che dispone di ampie risorse di personale".

"SERVONO PIU' RESIDENZE PROTETTE"
Nel distretto di Genova servono più Rems, le residenze protette per l'esecuzione delle misure di sicurezza. E' l'appello lanciato dal procuratore generale Valeria Fazio durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario. "Nel corso del 2017 è stata realizzata la Rems provvisoria di Genova Prà. Una struttura di grande qualità, che completa un percorso di civiltà di cui il nostro ordinamento può essere orgoglioso". E però "permangono carenze quantitative dovute alla scarsità dei 20 posti preventivati da servizio sanitario a fronte del fabbisogno". "A parere dei magistrati, resta il problema della insufficiente caratura quantitativa delle Rems. Non credo si tratti di un punto di vista troppo unilaterale: è naturale che il magistrato, che conosce i reati commessi dai soggetti di cui si tratta, sia particolarmente attento al tema della sicurezza della collettività. Un eventuale incidente farebbe inevitabilmente arretrare un irrinunciabile percorso di civiltà faticosamente realizzato e, forse in questi anni di paure più o meno motivate, non generalmente condiviso".

TRE ANNI PER UNA SENTENZA D'APPELLO
Più procedimenti civili esauriti rispetto a quelli sopraggiunti, anche se in secondo grado ci vogliono oltre tre anni per definire un procedimento. È il dato emerso dalla relazione della presidente della corte d'appello di Genova, Maria Teresa Bonavia, nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. In particolare, per quanto riguarda la giustizia civile sono state rivolte "79.970 domande di giustizia, quantità inferiore a quelle eliminate, 80.505, con una pendenza finale di 70.173 procedimenti". Procedimenti che si definiscono mediamente in 232 giorni. Ma le cose vanno peggio in appello, dove ci vogliono poco più di tre anni per chiudere una causa. Tutto questo è dovuto "all'inefficacia di tutte le riforme introdotte negli ultimo anni, calate dall'alto, a sorpresa, senza alcun dibattito e riflessione. In realtà serve un maggiore organico in appello". Nel settore penale, invece, i procedimenti sopraggiunti sono stati 37.374 mentre quelli esauriti sono stati 40.378 con una pendenza finale di 24.460 procedimenti. In secondo grado sono stati definiti 3.575 procedimenti a fronte di una sopravvenienza di 3.794 unità e, quindi, i tempi di definizione, attesa la pendenza finale di 7.799, risultano pari a 762 giorni".

CARCERI SOVRAFFOLLATE
Carceri sovraffollate in Liguria. È il dato emerso nella relazione del presidente della corte d'appello di Genova, Maria Teresa Bonavia. "Al 30 giugno 2017 - si legge nella relazione - erano presenti 1.353 detenuti a fronte di una capienza di 1.099 e 204 a Massa a fronte di una capienza di 176, con un decremento minimo della popolazione detenuta rispetto alla precedente rilevazione pari al 2 per cento in Regione e con un incremento del 12% su Massa".