cronaca

Tanti temi affrontati all'assemblea in vista delle elezioni del 4 marzo
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“Voteremo eccome. Dalla politica passa il nostro futuro”. E’ forte e chiaro il messaggio lanciato dagli studenti del Liceo Colombo di Genova, raccolti in un’assemblea per ascoltare alcuni esponenti dei principali partiti in Liguria e per discutere di svariati temi in vista delle elezioni politiche del 4 marzo.




Al contrario della retorica e sbrigativa idea per cui nessun giovane segue la politica, sono emersi durante il dibattito temi lanciati dagli studenti con domande incisive e dirette. Dallo Ius soli ai vaccini, passando per la giustizia e la legalizzazione della cannabis: tanti gli argomenti che hanno interessato i ragazzi. A preoccupare di più, le questioni legate alla riforma scolastica e, soprattutto all’organizzazione della alternanza scuola lavoro.




Sul progetto dell’alternanza, tutti hanno qualcosa da dire e portano le loro esperienze, concordando sul fatto che “L’idea di partenza è buona, ma è troppo confusa: non possiamo scegliere dove spendere le nostre ore, spesso ci fanno fare cose che non ci interessano o che non sono vicine alle nostre capacità”. Il tempo dei ragazzi è poco tra scuola e attività pomeridiane, per cui le 200 ore da fare nel corso dei tre anni a volte rappresentano più un peso che un’opportunità. “Ho imparato a ‘fare più ore senza farle’”, rivela una ragazza ridendo.




Ma allo stesso tempo la curiosità implacabile dei giovani si sofferma su argomenti di rilevanza nazionale come i vaccini o la legalizzazione della cannabis. Vogliono risposte, vogliono sapere cosa cambierà una volta finite le elezioni. E soprattutto non si lasciano ingannare, perché sono preparatissimi.


Paradossalmente, c’è un interesse ancora più vivo tra ragazzi che sono alla loro prima esperienza di voto o, addirittura, tra quelli che nemmeno potranno entrare nella cabina elettorale perché ancora sotto i 18 anni.


“Io 18 anni ce li ho, ma ho ancora la cittadinanza ucraina. Non potrò votare, ma quest’anno finalmente diventerò italiana a tutti gli effetti. E’ qua che sono nata e cresciuta ed è qua che voglio votare” dice una studentessa a pochi mesi dalla maturità – “oggi è emerso che sullo Ius soli c’era una maggioranza politica favorevole, e la cosa mi ha stupita. E’ un tema delicato. Non ha senso parlare di barconi e legarli allo Ius soli. E’ pura disinformazione”. Tema che richiederebbe un’altra assemblea per essere approfondito a dovere.



E dopo il liceo? “Ho ancora due anni per stare qua, ma l’idea di andare all’estero c’è” incalza un’altra ragazza ancora più giovane – “vorrei un’Italia con un sistema universitario diverso. I docenti non sono al livello di università che si trovano all’estero. Va ridotto il numero di professori ma alzato il livello”.




Insomma, il dibattito tra i giovani va avanti e la notizia è che è sempre esistito seppur soffocato dalla sicurezza che non fosse così.