cronaca

Presenti sindacati, ArclerMittal, e il ministro Calenda
2 minuti e 21 secondi di lettura
Oggi a Roma è il giorno del tavolo tecnico sull'Accordo di programma per lo stabilimento dell'Ilva di Cornigliano. L'incontro è iniziato alle 10 di questa mattina nella sede del Mise.



L'incontro è stato voluto dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, a seguito di quanto concordato nella prima riunione del Tavolo istituzionale su Ilva. Al tavolo partecipano i sindacati confederli Uilm, Fiom e Fim, Arcelor Mittal e i commissari di Ilva oltre alla viceministra Teresa Bellanova. Presenti anche tutti i rappresentanti delle istituzioni che firmarono l'Accordo di programma nel 2005: Regione, Comune, Autorità portuale, Confindustria Genova, Società per Cornigliano. di conseguenza anche il presidente della Regione Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci prenderanno parte al tavolo.  


L'Accordo di programma prevede che a fronte della chiusura degli impianti a caldo per motivi ambientali vengano garantiti livelli occupazionali e di reddito. I potenziali acquirenti di Ilva non vorrebbero riconoscere quel 'patto' ed hanno annunciato su Cornigliano 600 esuberi.



Bruno Manganaro segretario Fiom Genova all'imbarco dal Cristoforo Colombo esprime le aspettative sull'incontro: "Andiamo a Roma con alle spalle le lotte dei lavoratori nonostante qualcuno per lungo tempo ha detto che mai ci sarebbe stato questo tavolo, alla fine non è stato così. Andiamo  con determinazione per far valere l'Accordo di programma firmato nel 2005. Se Mittal vuole tutte le aree deve prendere anche tutti i lavoratori, da questo punto non si può uscire. Genova ha già pagato un prezzo troppo alto. L'accordo si può rinegoziare ma non certo nel cuore di quanto espresso. Chi prende tutte le aree si prende anche tutti i lavoratori. Se qualcuno pensa di dirci che non sarà così sa già quelle che saranno le conseguenze" precisa Manganaro. 



Nella sala d'aspetto dell'aeroporto pronto per imbarcarsi anche Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Genova che sull'incontro a Roma dice: "Partiamo con spirito positivo, serve un atteggiamento responsabile da parte di tutte le parti interessate. Vedremo il piano industriale, vogliamo capire bene i programmi e quale sarà l'impegno di risorse che la nuova azienda vuole mettere in campo. Lo stabiliemto Ilva è efficente, è stato modernizzato, bisogna sfruttare al massimo le sue potenzialità. E' anche l'oocasione per valutare se possono esserci aree non utilizzate e in che modo eventualmente come sfruttarle" conclude Mondini. 


"Ripartiamo dall'accordo di programma che tutte le parti ritengono vivo e vigente''. Cosi il presidente della regione Liguria Giovanni Toti prima di entrare al tavolo Ilva insieme al sindaco di Genova Marco Bucci. ''L'accordo - ha proseguito - prevede tre punti fermi: le concessioni demaniali, i livelli occupazionali e gli investimenti legati alla società pubblica di Cornigliano. ''Speriamo comunque che si risolva il problema madre di questa vertenza che non è legato a Genova , ma a Taranto'' ha concluso Toti.