'Il killer delle fidanzate' rifiuta la semilibertà, l'avvocato: "Si sente ancora inadeguato"

 “Non si sente ancora pronto per godere del regime di semilibertà” così il legale di Luca Delfino, Riccardo Lamonaca racconta quanto gli ha detto il suo assistito durante l'ultimo incontro. Delfino è stato condannato a 16 anni e otto mesi di reclusione più altri 5 di custodia in una struttura psichiatrica per l'omicidio della ex fidanzata Antonella Multari, avvenuto a Sanremo il 10 agosto 2007.
Il caso dell'assassino, è ritornato al centro della cronaca nel corso del Festival della Criminologia, svoltosi a Palazzo Ducale negli scorsi giorni.   



Il regime di semilibertà, ha comunque ricordato l’avvocato Lamonaca, non è un qualcosa di dovuto ma una possibilità che viene fornita a chi dopo anni di carcere mostra un pentimento e un conseguente cambiamento di carattere per quanto accaduto. “Il suo desiderio – precisa Lamonaca – è piuttosto quello di passare qualche ora a casa insieme ai suoi genitori. Ma in lui in questo momento prevale soprattutto un senso di inadeguatezza rispetto alla possibilità di poter ogni tanto uscire dalla struttura carceraria”, di fatto Delfino non si sente ancora pronto.
 

Delfino ha trascorso gli ultimi 10 anni nel carcere di Pontedecimo. “Da Poco – prosegue l’avvocato di quello che all’epoca dei fatti fu definito ‘il killer delle fidanzate’ – mi raccontava che ha iniziato a fare dei lavori di giardinaggio all’aperto, restando comunque sempre entro le mura carcerarie. Per lui dopo tanti anni il semplice uscire all’aperto è stato comunque un impatto forte”.

Nell’ultimo periodo Delfino ha iniziato a studiare e si è avvicinato alla religione, questo lo ha portato a porsi degli interrogativi su quanto fatto e sulla sua stessa persona. “Sta vivendo un cambiamento interiore – aggiunge Lamonaca – ma al momento è ancora considerata una persona socialmente pericolosa. Spetterà poi a chi di competenza fare una nuova valutazione e verificare se realmente c’è stato un cambiamento in lui”.

 
Delfino, che nel 2011 venne assolto dall'accusa di aver ucciso un'altra sua ex fidanzata, Luciana Biggi, nel 20123 finirà di scontare la sua pena.