cronaca

Il bilancio di fine anno di Cgil, Cisl e Uil e le prospettive
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Ilva, ma anche realtà commerciali come Rinascente e Trony. E poi questioni industriali aperte come Piaggio Aero.

Ecco cosa c'è sul tavolo del mondo del lavoro ligure a cavallo tra il 2017 e il 2018. Il bilancio dei sindacati è dunque in chiaro scuro con segni positivi in porto ma anche con grandi punti interrogativi come quello di un turismo che segna un incremento in termini di presenze, ma non in termini occupazionali.

Secondo i sindacati confederali l'anno che si sta concludendo ha però anche dato segnali incoraggianti sul fronte del dialogo istituzionale grazie agli accordi raggiunti con la Regione sui temi del dissesto idrogeologico e l'efficientamento energetico. La strada per un recupero è tracciata e va perseguita mantenendo fermi alcuni punti.

"Per la Liguria sarà ancora decisiva la battaglia contro l'isolamento geografico - ha dichiarato il segretario regionale della Cisl Luca Maestripieri - Il Terzo Valico procede, bisognerà aprire i cantieri della Gronda dall'altra parte completare la pontremolese e nel ponente il raddoppio ferroviario. Tutto questo è molto legato anche all'andamento delle elezioni politiche in programma a marzo. Mi pare che sino ad adesso la campagna elettorale non si sia caratterizzata ancora sul lavoro. Il nuovo anno speriamo possa essere l'anno delle riforme e tra queste ci auguriamo ci sia quella fiscale".

"Mancano le politiche industriali - ha affermato perentoriamente il segretario regionale della Cgil Federico Vesigna - C'è una grande opportunità che è l'area di crisi complessa di Savona e le aree di crisi non complessa nelle altre province che potrebbero movimentare grandi investimenti nella nostra regione e fino ad ora non si trovano risposte utili a questa realtà. Sul fronte del turismo non basta la politica dei Red Carpet, bisogna lavorare più e meglio sulla programmazione e per creare una vera destagionalizzazione.

"Bisogna cercare di rendere questa Regione il più appetibile possibile per attrarre nuovi investitori - ha concluso il segretario regionale della Uil Mario Ghini - Noi dobbiamo cercare di fare massa critica sulle cose che sappiamo fare meglio. Abbiamo una piccola e media industria importante, c'è un turismo che funziona, dobbiamo far sì che diventi strutturale non mordi e fuggi. Grazie anche ad accordi come quelli raggiunti con la Regione dobbiamo consolidare i livelli occupazionali, dobbiamo confrontarci e continuare a fare sinergia".