cronaca

Questa mattina i tradizionali auguri del cardinale ai liguri
5 minuti e 10 secondi di lettura
I tradizionali auguri per il cardinale Bagnasco che questa mattina in Curia ha toccato argomenti delicati come il lavoro, l'Ilva, la famiglia e il testamento biologico.




"Porgo gli auguri alla città intera, di genova  a tutti noi carissima col l’augurio concreto che nel cuore  di ogni cittadino cresca la fiducia verso il futuro a partire proprio dal Santo Natale, che il signore è con noi ci dice e ci ricorda che non siamo soli a portare la vita, la fiducia nel domani raccogliendo i segnali positivi che si vedono qua e la anche nella nostra città, una fiducia che diventi una voglia di collaborazione, di mettere insieme le capacità a tutti i livelli, perché la fiducia possa più crescere per il bene e il benessere dei cittadini. Le situazioni di disagio nel mondo del lavoro sono ancora grandi, non sono superate nonostante segnali positivi ma se cresce la fiducia e la collaborazione potremo fare nel 2018 un salto in avanti."

"La preoccupazione riguarda le famiglie, che devono essere sostenute dal punto di vista culturale, ma anche economico, questo è possibile attraverso normative concrete, rapide ed efficaci, laddove questo avviene, in Italia ma all’estero soprattutto si vedono i risultati da una parte  tenendo conto che la famiglia è il fondamento della società del vivere insieme perché grembo della vita, prima scuola, palestra di virtù umane, civili e sociali, e se la famiglia è cristiana, anche religiose e cattoliche; dall’altra, non dobbiamo dimenticare il problema demografico, la denatalità è molto elevata soprattutto a Genova e in Liguria, all’ultimo posto in Europa. Le preoccupazioni spero vengano superate."

"L’altra preoccupazione ovviamente è il lavoro, senza il lavoro i giovani non riescono a fare un progetto di famiglia, non riescono a guardare il futuro con sufficiente serenità quindi affrontare i rischi che la vita comporta. I giovani, sappiamo anche a livello europeo desiderano crearsi una famiglia, è in cima ai loro desideri alle loro prospettive, ma questo richiede oltre a uno scatto culturale anche uno scatto completo dal punto di vista socio economico."

Sulla situazione di Ilva il cardinale risponde così: "L'appello è che le autorità, alle istituzioni e alla nuova proprietà dell’Ilva si renda conto della preziosità, e questo credo stia accadendo, di questo stabilimento e di questa azienda, nel panorama europeo e anche del radicamento importantissimo nel territorio, sia a Genova che Novi e il grande stabilimento di Taranto, che esista un piano per risolvere i gravissimi problemi che esistono a Taranto e che tutti conosciamo, dall’altra parte è necessario perché questo accada che tutte le forze in campo a tutti i livelli, tutti i soggetti che sono interessati, ma dovremmo esserlo tutti quanti, la società nel suo insieme, parlo in particolare di Genova, si mettano in un clima di collaborazione concreta perché la sfida dell’Ilva sia risolta nel modo migliore per i lavoratori e per le loro famiglie."

 

"Ius Soli e Ius Culture deve essere ancora meditato a prescindere da interessi immediati di tipo politico e elettorale, perchéun clima di questo tipo un approccio di questo tipo non permette l’affronto di un tema così delicato, sempre nello spirito di accoglienza, che da cristiani e persone umane non dobbiamo dimenticare,  nel rispetto dei diritti e delle speranze di tutti."

 

 

"Sul testamento biologico: basta leggere il testo per accorgersi che ci sono grandissime lacune, soprattutto l’impianto generale non rispetti la vera dignità umana, e la più realistica visione della vita, basta pensare che l’idratazione, cioè il mangiare e il bere non sono più considerate delle funzioni vitali, essenziali, per un bambino, anziano o chiunque, ma sono considerate alla stregua di terapie e pertanto possono essere sospese ed eliminate e dall’altra parte non mi è chiaro il rapporto l’alleanza fra medico e paziente come è sempre stato auspicabile, e come è giusto deve essere il medico che nel rapporto fiduciario col paziente che in scienza e coscienza può avere quella libertà di giudizio nelle situazioni concrete senza essere considerato una funzione puramente notarile e quindi vincolante, infine non è per nulla chiaro, nonostante un inserimento all’ultimo momento nel testo, se è garantito il diritto fondamentale all’obiezione di coscienza da parte dei medici e del personale sanitario coinvolto. Attraverso una locuzione molto ambigua che può essere interpretata in modi opposti. La vera qualità della vita non è l’efficienza, oggi, l’assoluta e incondizionata autonomia come oggi in questa mentalità produttiva ed efficiente si pensa, l’eterna giovinezza la forma perfetta, l’efficienza, la produttività le capacità e via dicendo, anche se sono fattori evidentemente importanti e desiderabili. La vera qualità della vita è vivere dentro delle relazioni virtuose con gli altri, tant’è vero che il riscontro esistenziale esiste, ci sono persone anche molto giovani con cultura, professionalità, benessere ma che sono terribilmente soli, preda di una facile tristezza e depressione."

 


Infine gli auguri finali per tutti i cittadini liguri.

"Auguro una fede più grande, più profonda,  più convinta,  più gioiosa alla luce e al calore di Betlemme e di fronte a Gesù Bambino che ci fa il dono di venirci incontro nella dimensione della tenerezza. Lasciatemi dire della poesia, ma di una poesia sostanziosa, non puramente retorica, tutt’altro, che la fede della comunità cristiana cresca e diventi sempre più contagiosa in un mondo che ha sempre più bisogno di essere contagiato dal calore del sovrannaturale che in Gesù prende volto tenerezza amore e misericordia. Auguro questo oltre a quel senso di serenità e di pace che in ogni famiglia è un aiuto a rafforzare i rapporti all’interno di essa, perché la famiglia è il perno della società e della Chiesa stessa."