cronaca

A rischio altri posti di lavoro, doppio presidio
1 minuto e 22 secondi di lettura
Doppio sciopero e doppia protesta stamattina a Genova. A scendere in piazza sono i lavoratori Ericsson, coinvolti in una mobilitazione nazionale contro il 'reduction plan' dell'azienda che prevede mille lavoratori in uscita, e quelli di ABB, dopo la decisione di cedere un ramo d'azienda con 200 lavoratori a una ditta saudita.

Agli Erzelli si è tenuto un presidio a partire alle 8 del mattino, poi i lavoratori hanno organizzato un breve corteo intorno al parco tecnologico. In via Albareto a Sestri la manifestazione è durata due ore, dalle 7.45 alle 9.45: anche in questo caso gli scioperanti hanno percorso per un tratto le vie del quartiere. 

A livello genovese l’impatto del 'reduction plan' di Ericsson vedrà uscire dal primo gennaio 25 lavoratori del settore manutenzioni destinati a un’altra società. In ballo ci sono poi le persone licenziate negli ultimi mesi, ancora in gran parte senza collocazioni alternative nonostante i tentativi di Comune e Regione. 

Natale amaro anche per i dipendenti di ABB. Come riportano i sindacati, la prioprietà ha ufficializzato "con una comunicazione repentina" la cessione di un ramo d'azienda ad Arkad Engineering and Construction, gruppo arabo privo di insediamenti produttivi in Italia e in Europa. Un processo che coinvolge oltre 200 lavoratori tra Sesto San Giovanni e Sestri Ponente. I sindacati hanno ottenuto la riapertura di un tavolo al Mise, ma l'azienda resta inflessibile e determinata a chiudere la faccenda entro fine anno. Un comportamento "inaccettabile", scrivono i sindacati, visto il cattivo esito di simili operazioni in passato. La richiesta è quella di sospendere la procedura finché non terminerà il confronto col Governo.