
"La prima stima dei danni è di circa 450 mila euro, anche se è ancora presto per fare un bilancio visto non sappiamo ancora l'entità dei danni alla struttura e al resto del palazzo. Di certo è un colpo durissimo e non so ancora se riaprirò. Per ora mi sto leccando le ferite. Non conosciamo ancora le cause dell'incendio. Si è parlato di un corto circuito - ha detto - forse nella zona del dehors ricavato nel cortile interno del negozio. Non crediamo a un gesto doloso. Mai ricevuto minacce o intimidazioni che possono fare pensare che qualcuno ce la possa avere con me o con il mio negozio".
L'incendio era divampato sabato e stava per riprendere vigore ieri mattina quando i pompieri hanno avvertito Rimondi che doveva aprire d'urgenza la saracinesca per un focolaio che aveva ripreso a bruciare. "Sono assicurato - ha detto il libraio - ma il colpo subito è lo stesso durissimo visto che in previsione delle feste di Natale il negozio era stipato di libri e altra merce come mai capita nel resto dell'anno".
Rimondi poi rassicura sul futuro delle tre commesse che lavorano nel negozio: "Non credo che in caso di chiusura nel negozio rimarrano senza lavoro visto che tutti coloro che escono dai miei punti vendita sono molto ricercati e trovano subito un altro impiego".
IL COMMENTO
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