cronaca

Il Municipio bacchetta Spim: "A quel prezzo chi investe?"
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Passano le stagioni e i sindaci, ma salita della Misericordia non cambia mai. Da vent'anni la creusa che collega via San Vincenzo alle mura dell'Acquasola è chiusa in due punti per un muraglione eternamente sul punto di crollare. Il caso è balzato in cima alle priorità della nuova amministrazione, ma la verità è che qui c'è tutto da rifare e in cassa non ci sono abbastanza soldi.

Dunque? "Facciamo appello ai privati", dice il presidente del Municipio, Andrea Carratù. Stessa storia di Piccapietra e dintorni: i fondi di Tursi se ne andranno tutti per la piazza e per Galleria Mazzini, il resto si vedrà. Il degrado dell'area risale all'ultima guerra mondiale. Le rovine dei bombardamenti sono diventate selva urbana in disuso, a parte un baraccone sotto via Carcassi dove si rifugia qualche senzatetto.

Da anni il Comune prova a disfarsene senza successo. La gestione è passata a Spim, la società immobiliare di Tursi, che per vendere chiede un milione e mezzo di euro. "È un valore del tutto fuori mercato - si lamenta Carratù - e noi per prima cosa chiederemo di rivalutarlo. C'è già chi si è fatto sotto con progetti, ma nessuno vuole investire a questo prezzo".

Per il lotto sopra salita della Tosse il pacchetto terreno+progetto prevede la realizzazione di un edificio con nove appartamenti. Ma l'operazione, a conti fatti, non conviene a nessuno. Invece, per la parte verso il Tennis Club, era nata l'ipotesi di un parcheggio a servizio dell'area commerciale. La società costituita ad hoc era infine saltata, grazie anche alla forte opposizione di un comitato di residenti. Così siamo tornati al punto di partenza.

Di recente Carratù ha fatto un sopralluogo con l'assessore Matteo Campora e il presidente del Civ, Fabrizio Paravidini. I commercianti vorrebbero che almeno la mulattiera fosse riaperta, in modo da sfruttare il collegamento diretto con la zona di Corvetto. "La vedo dura - confessa Carratù - l'intervento sarebbe troppo oneroso". Quindi la palla passa a chi ha buona volontà e qualche soldo da parte: "Se i genovesi si mettono in moto, non credo ci siano difficoltà a tirarsi fuori. Però bisogna cominciare a crederci, e investire...".