economia

L'ad Fiorentino verifica la fattibilità del piano di risanamento
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L'aumento di capitale da 560 milioni di euro di Carige è a rischio dopo che il Consorzio di Garanzia composto da Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays si e' rifiutato di garantire l'operazione al prezzo di un centesimo per azione.

Dopo l'annuncio di questa mattina, il Cda si è riunito a Milano per "informare consiglieri e sindaci della situazione" e valutare i prossimi passi e per eventuali ulteriori decisioni.

L'amministratore delegato Paolo Fiorentino si è assunto l'impegno di verificare "l'esistenza dei presupposti per il proseguimento del piano di risanamento della Banca e per una eventuale proroga dei termini dell'operazione di aumento di capitale". Intanto il titolo di Carige è stato sospeso.




AGGIORNAMENTI:


ore 21.15: TERMINATO IL CDA/IL COMUNICATO DI CARIGE
Si è concluso il consiglio di amministrazione dopo una giornata convulsa. Ecco il comunicato di Banca Carige:

Facendo seguito alla comunicazione di questa mattina, il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige appena concluso ha preso atto di quanto comunicato dall’Amministratore Delegato Paolo Fiorentino in merito ai progressi nel dialogo con gli azionisti di riferimento, con gli investitori istituzionali e con le banche del consorzio di garanzia.
Al momento, gli impegni sottoscritti ricevuti dalla Banca ammontano all’11,75% del capitale sociale, oltre a quanto comunicato nel pomeriggio dalla Malacalza Investimenti S.r.l. che ha dichiarato di "confermare ancora la propria attitudine di sostegno nell'interesse della Banca del territorio e dell'azionariato tutto". Malacalza Investimenti S.r.l. ha altresì dichiarato di "aver presentato istanza all'autorità di vigilanza già dal 26 ottobre 2017 per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione nella Banca sino alla quota pari al 28% del capitale sociale della medesima". Sono in fase di finalizzazione ulteriori impegni. Nel corso della giornata, il top management di Banca Carige ha continuato a lavorare, cosa che farà anche domani, per determinare la finalizzazione del consorzio di garanzia, condizione questa imprescindibile per la realizzazione dell'operazione.

ore 19.15: IL CDA SI E' NUOVAMENTE RIUNITO 
Riprende il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige dopo l'interruzione di metà giornata.


ore 17.30: IL COMUNICATO DEL GRUPPO MALACALZA
Il gruppo del maggiore azionista interviene affermando che “Malacalza Investimenti è da sempre pronta a sostenere la banca” e ricorda che il 26 ottobre aveva presentato alle Autorità di vigilanza istanza per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione in Banca Carige fino a una quota pari al 28% del capitale sociale della medesima” ma poi precisa anche che “La disponibilità di Malacalza Investimenti non può peraltro tradursi in una impropria supplenza della funzione del Consorzio di garanzia e non può prescindere dalle determinazioni dell’autorità di vigilanza in merito alle istanze che sono state a essa rivolte”.

Ecco il comunicato del gruppo Malacalza:

“Malacalza Investimenti in data 26 ottobre 2017 ha presentato alle Autorità di vigilanza istanza per essere autorizzata a incrementare la propria partecipazione in Banca Carige fino a una quota pari al 28% del capitale sociale della medesima. Solo la settimana scorsa - a distanza di lungo tempo dall'Assemblea che ha deliberato l’aumento di capitale - e solo pochi giorni prima della data in cui si è tenuta la riunione del Consiglio di Amministrazione della Banca per le delibere inerenti all'attuazione della delega allo stesso conferita dagli azionisti, Malacalza Investimenti è stata contattata dalle Banche che compongono il Consorzio di garanzia della sottoscrizione dell'aumento di capitale. La mancanza di contatti delle suddette Banche con l'azionista Malacalza Investimenti lasciava presumere che le stime delle Banche stesse e la raccolta di impegni di sottoscrizione da parte di terzi dell'eventuale inoptato - verso la quale il Consorzio sembra essersi prioritariamente orientato - comportassero la sicura persistenza della garanzia del medesimo. Invece solo nella riunione tenutasi il giorno 9 novembre 2017 con le Banche del Consorzio, l'Amministratore Delegato e il CFO di Banca Carige, la nostra Società ha appreso che veniva giudicata essenziale per la conferma della garanzia del Consorzio l'assunzione da parte di Malacalza Investimenti di un impegno di sottoscrizione corrispondente alla nostra quota di partecipazione al capitale di Banca Carige. La nostra Società ha prontamente maturato, già nello scorso fine settimana, la decisione di rispondere positivamente a quanto e come sopra rappresentato dalle Banche del Consorzio di garanzia e ne ha dato domenica 12 novembre comunicazione all'Amministratore Delegato di Banca Carige, il quale ha espresso il suo ringraziamento mostrando di ritenere che tale scelta assicurasse, come rappresentato dalle stesse Banche del Consorzio, la conferma della garanzia da parte di quest'ultimo e, quindi, il successo dell'aumento di capitale. Nelle ultime 48 ore si sono succedute posizioni contraddittorie del Consorzio delle Banche in merito a ulteriori esigenze condizionanti l’impegno delle Banche e si è verificata la divulgazione di notizie circa l’attuale indisponibilità delle Banche stesse a garantire il collocamento dell’inoptato. Nonostante lo sconcertante contesto della vicenda, Malacalza Investimenti intende confermare ancora la propria attitudine di sostegno, nell’interesse della Banca, del territorio e dell’azionariato tutto. La disponibilità di Malacalza Investimenti non può peraltro tradursi in una impropria supplenza della funzione del Consorzio di garanzia e non può prescindere dalle determinazioni dell’autorità di vigilanza in merito alle istanze che sono state a essa rivolte.

ore 17.00: LE INDISCREZIONI SULLA TRATTATIVA
Secondo informazioni raccolte da “Milano Finanza” le banche del consorzio (Credit Suisse, Deutsche Bank e Barclays) non daranno la garanzia all'aumento di capitale di Carige senza un impegno formale (“commitment”) dei grandi azionisti cioé la famiglia Malacalza, Gabriele Volpi e Aldo Spinelli, i quali avevano espresso verbalmente l’intenzione di intervenire.



ore 16.00: I COMMENTI DELLA REGIONE LIGURIA
GIOVANNI TOTI: Il governatore della Liguria Giovanni Toti, oggi a Roma per la vertenza Ilva, resta "in costante contatto con i vertici di Banca Carige". Sintetico il commento alla situazione attuale: "attendiamo".

EDOARDO RIXI: "Siamo tutti in forte apprensione. L'Istituto è importante per l'intera regione, sono molte le imprese che ancora lavorano con Carige. Bisogna cercare di salvare la banca". Lo ha detto l'assessore alle attività produttive della Regione Liguria Edoardo Rixi oggi a Roma per la vertenza Ilva. "Credo - ha detto Rixi - che a livello nazionale si prendano provvedimenti prima che la situazione diventi esplosiva. Dobbiamo cercare di risollevare l'istituto e consentire alle imprese di avere una banca del territorio".

ORE 15  CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SOSPESO
Il Cda di banca Carige in corso di svolgimento a Milano è stato sospeso e dovrebbe riprendere in serata. Carige ha affidato all'a.d Paolo Fiorentino il compito di verificare "l'esistenza dei presupposti per il proseguimento del piano di risanamento" e "per una eventuale proroga dei termini dell'operazione". La Bce ha infatti chiesto di chiudere la ricapitalizzazione entro il 31 dicembre 2017. Senza qualcuno che sottoscriva o garantisca l'aumento in tempi rapidi, occorrerà chiedere a Francoforte di posticipare la deadline di fine anno. In attesa delle scelte del Cda di Carige l'associazione che riunisce i piccoli azionisti, presieduta da Silvio De Secondo, sta studiando la situazione ma, ha detto: "Siamo molto, molto preoccupati. Certo, come associazione non daremo indicazioni specifiche e ciascuno farà le proprie valutazioni, ma la situazione genera molta preoccupazione". De Secondo ha ricordato l'incontro tra i piccoli azionisti e l'ad di Carige avvenuto il 4 ottobre, incontro durante il quale è stato ricordato il 'peso' che i piccoli azionisti hanno nel capitale sociale della banca ed è stata tra l'altro formulata la richiesta di rappresentanza in cda.