salute e medicina

Due interrogazioni in consiglio regionale
2 minuti e 30 secondi di lettura
Cannabis terapeutica, nessuna certezza sugli approvvigionamenti per 850 malati.

Prosegue la fase critica dell’approvvigionamento di cannabis terapeutica per uso medico in Liguria: ancora nessuna certezza, a fronte di una carenza-scorte in crescita esponenziale. Con due interrogazioni, il capogruppo di Rete a Sinistra / LiberaMente Liguria Gianni Pastorino ha posto l’accento sulla condizione problematica vissuta da oltre 850 pazienti nella nostra regione. "Non possono essere le questioni burocratiche quelle che creano disagio a chi soffre per malattia. Da sottolineare: non siamo a conoscenza di altro caso in cui manchino farmaci per intervenire sulla situazione di precarietà e disagio vissuta dai pazienti liguri. In altre parole: le scorte di medicinali non devono esaurirsi. Perché non funziona così anche per la cannabis terapeutica?" si interroga Pastorino, che commenta:  "La risposta dell’assessore Viale conferma da una parte la necessità, ormai impellente, di acquistare altra materia prima, oltre a quella fornita all’istituto militare di Firenze. Dall’altra che l’esaurirsi delle scorte non si risolverà in breve tempo".

"Necessario che la gara per l’acquisto dall’estero sia espletata in tempi brevissimi, per assicurare una tranquillità quantomeno per i prossimi tre mesi a chi ha già enormi sofferenze. C’è un aspetto paradossale nella risposta dell’assessore: da una parte si riconosce che il numero di pazienti in Liguria è superiore alla media, oltre 850 persone, ma dall’altra, implicitamente, che non si è proceduto in tempi realistici ad affrontare la situazione – evidenzia Pastorino -. Oggi si è costretti a intervenire sostituendo l’olio di cannabis con altri preparati non ugualmente efficaci, con la conseguenza di ulteriori difficoltà per i malati. Ricordo di aver sollecitato la soluzione del problema lo scorso 3 ottobre, con una lettera indirizzata direttamente all’assessore: dopo 33 giorni la vicenda non ha fatto passi avanti concreti. Perché oltre a fare gli screening sul fabbisogno, è indispensabile acquistare la sostanza necessaria ai nostri pazienti".

La seconda interrogazione ha riguardato la produzione dell’olio di cannabis, prodotto indicato come il più efficace per i malati, che ha più facilità di aderenza alle terapie e per il quale è possibile stabilire dosaggi più precisi. "In questo caso la risposta dell’assessore è soddisfacente. Bene che si valuti la possibilità di creare un centro unico di produzione di olio in Liguria, con distribuzione diretta alle ASL, evitando così che i malati debbano viaggiare da una città all’altra per approvvigionarsi del preparato – conclude Pastorino -. Chi utilizza l’olio di cannabis ha già enormi problemi: serve quindi un centro unico che produca e distribuisca alle varie ASL, riducendo al minimo il disagio della mobilità per i malati. Questo è il modello che vorremmo vedere realizzato e per il cui ottenimento continueremo a intervenire sull’Assessorato e su Alisa".