cronaca

Incontro con l'assessore Scajola, si studia una legge
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Una legge regionale a favore dei lavoratori frontalieri, con la previsione di inserire il francese come lingua obbligatoria già dalle elementari, nelle scuole del comprensorio intemelio, è allo studio da parte della Regione Liguria, con l'assessore incaricato Marco Scajola, che ieri ha incontrato la nuova consulta dei frontalieri formata da Massimo Giordanengo "Frontalieri Zzz", Roberto Parodi "Fai" e Maurizio Morabito, vicesindaco di Camporosso, frontaliere.

"E' assurdo che in una zona come il comprensorio intemelio, al confine con la Francia, non si studi il francese in tutte le scuole, col rischio che un domani, chi cerca o trova lavoro oltreconfine, abbia questa enorme lacuna - afferma Giordanengo - Per questo motivo ho proposto che venga istituito il francese come obbligatorio in tutte le scuole, almeno da Ventimiglia a Bordighera, vallate comprese, per non dire tutta la provincia, che sarebbe l'ideale. Un pò come avviene in Val D'Aosta col francese o in Trentino con il tedesco".

Un'altra proposta riguarda la necessità, a detta delle associazioni, di scorporare i frontalieri dalla vecchia legge che li vedeva parificati ai liguri all'estero. "Abbiamo chiesto due leggi separate - ha detto Giordanengo - in quanto si tratta di categorie diverse, che non possono avere lo stesso trattamento".

L'assessore Scajola si è dimostrato possibilista sul realizzare la nuova legge in tempi rapidi: "Riteniamo che i frontalieri (oltre quattromila, compreso l'indotto, ndr) siano una realtà economica e sociale importante del nostro territorio. Non solo chi è ancora in età lavorativa, ma anche i pensionati. L'incontro di ieri è servito a studiare la migliore strada da percorrere e in questo contesto, fondamentali sono i corsi di formazione".