cronaca

Clandestino arrestato a Genova, l'assessore: "Torni al suo Paese"
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 Il segretario ligure della Lega Nord e assessore regionale allo Sviluppo economico Edoardo Rixi chiede "la castrazione chimica e la galera da scontare nel suo Paese" per il clandestino arrestato a Genova con l'accusa di aver violentato in auto una ragazza di 24 anni. Rixi sulla sua pagina Fb lo definisce "una bestia senza valori e senza rispetto per la vita e la dignità umana".

"Se qualche buonista sta già pensando: poverino, non lo sapeva che non si stupra, che non si rapina, in fondo in fondo è colpa nostra vada a farsi vedere da uno bravo. Questo è il sottoprodotto di un'accoglienza fuori controllo, altro che regalare la cittadinanza. Bisogna cambiare e alla svelta".

"Abbiamo depositato una mozione per istituire un corso di autodifesa per donne a spese del Comune e ne abbiamo preparata un'altra per chiedere alla giunta Bucci di distribuire gratuitamente lo spray al peperoncino alle genovesi. Analoghe iniziative saranno assunte nei prossimi giorni anche alla Spezia, dove è stato approvato un nostro ordine del giorno che impegna la Giunta Peracchini a realizzare progetti per combattere la violenza sulle donne". Lo hanno dichiarato il Consigliere regionale Stefania Pucciarelli, l'Assessore alle Pari Opportunità del Comune di La Spezia Giulia Giorgi ed il Presidente della Commissione consiliare Pari Opportunità del Comune di Genova Francesca Corso. 

I consiglieri comunali di FdI Alberto Campanella e Valeriano Vacalebre esprimono vicinanza alla ragazza violentata. "Noi crediamo che di fronte a fatti come questi ci si debba interrogare se è ancora possibile accettare altri arrivi a Genova senza proferire parola come si vuole fare a Pegli con l'asilo ormai detto della discordia ponendo i cittadini a rischio facendo arrivare come rifugiati chi poi si scopre non abbia diritto nemmeno al pensare di esserlo. La tolleranza di questo pensare politicamente corretto porta al semplice fatto che una ragazza di 24 anni ha la vita segnata per sempre e questo non solo non è giusto non è tollerabile. Vorremmo esprimere a lei la nostra vicinanza, ma ancora di più poterle dire che nessun'altra donna debba subire quell'orrore".