
Il direttivo del Parco ritiene questa attività "prioritaria e urgente e intende applicare tutte le risorse a sua disposizione, due guardaparco sostenuti da diverse decine di coadiutori, per effettuare il massimo sforzo possibile per il controllo della specie nel proprio territorio". Il cda dell'Ente Parco di Portofino "unanimemente ritiene che sia necessario coordinare e mettere a sistema tutti gli sforzi possibili tra istituzioni, cittadini e mondo venatorio per affrontare concretamente questa complessa situazione suscettibile di arrecare disagi ai cittadini".
Per il presidente Donadoni "l'Ente Parco ha ben presente le esigenze del territorio e intende agire per il raggiungimento di una soluzione concreta. Il cda di oggi ha prospettato un iter per coinvolgere tutti i soggetti implicati in un confronto che consenta di concertare azioni efficaci".
IL COMMENTO
Ex Ilva, Genova sempre più nei guai: governo confuso e Salis reticente
Evviva le “isolette pedonali diffuse” da provare ogni mese nei quartieri