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L'analisi dopo la brutta sconfitta di Udine
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Non è tutto da rifare, ci mancherebbe: però urge un’attenta riflessione in questa sosta di campionato.  Premesso che un paio di rigori concessi all’Udinese sarebbero stati meritevoli di VAR, accertato che la squadra di Del Neri ha fatto il suo dovere ma nulla di più, resta il fatto che la Sampdoria vista al Friuli non sembra nemmeno la cugina di terzo grado di quella vista al Ferraris con il Milan.  Quattro a zero per l’Udinese, pesa come un macigno la leggerezza di Puggioni che ha spianato la strada per il primo penalty di De Paul e resta incomprensibile l’ingenuità di Barreto nel fallo che gli è costato il secondo giallo. Detto questo, difficile salvare qualche giocatore e soprattutto è stata la prestazione complessiva del gruppo a lasciare Giampaolo senza parole.

Ritmi bassi, poche idee, zero aggressività e forse quello che fa arrabbiare di più l’allenatore è la certezza che la squadra ha sbagliato l’approccio mentale. E l’allenatore alla vigilia aveva avvertito su questi rischi, puntualmente si sono concretizzati. La morale della bruttissima trasferta in Friuli? Che la Sampdoria forse non è ancora pronta per quel salto di qualità che tradotto in possibili ambizioni significherebbe puntare all’Europa. Ora la sosta per capire, memorizzare e svoltare se l’obiettivo finale della stagione vuole essere un posto tra le grandi