
A essere trovato è stato solamente del materiale ferroso compatibile con quello di una bomba della seconda guerra mondiale.
Gli artificieri del 32° Reggimento Genio della Brigata Taurinense e gli operai di una ditta specializzata hanno scavato nel punto dove per 70 anni si riteneva ci fosse un ordigno, ma con sorpresa, hanno trovato solo alcuni ferri vecchi.
Così è risultato inutile il piano di sicurezza che aveva portato a isolare il quartiere di Villapiana, a sfollare 270 persone dalla 'zona rossa', con 11 palazzi evacuati, a costringere in casa altri mille cittadini nella 'zona gialla', a vietare il transito e il sorvolo.
"Abbiamo indagato sia nel punto in cui era stata indicata la presenza dell'oggetto che sull'intera parete per garanzia di sicurezza - ha spiegato il tenente colonnello Lisi, responsabile delle operazioni per portare allo scoperto il presunto ordigno - Purtroppo non era possibile stabilire la natura dell'oggetto senza una ricerca visiva".
"La documentazione che ci è stata fornita portava a supporre che ci fosse un ordigno nel muro - ha confermato l'ingegnere Federico Tapparello, legale rappresentante dell'azienda responsabile dell'attività di bonifica - le radiografie ed analisi effettuate da altri professionisti individuavano molti elementi compatibili in termini di forme e materiali a un razzo". "La presenza della 'bomba' era una leggenda in questo quartiere da anni - ricorda l'assessore alla protezione civile Maurizio Scaramuzza - e le radiografie portavano a credere che ci fosse qualcosa di molto simile ad un razzo He M8.
Quindi la cosa migliore da fare, su ordine della prefettura, era fare tutti i controlli del caso. Ringrazio la polizia municipale, i vari corpi di protezione civile e l'Associazione Alpini che ha coordinato le operazioni, la macchina della sicurezza ha funzionato senza intoppi".
Ma cittadini che sono stati sfollati o costretti a rimanere in casa hanno storto il naso e tra i commercianti costretti alla chiusura c'è malumore per aver perso mezza giornata di lavoro.
IL COMMENTO
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