Dodici milioni per coprire subito le esigenze di Amiu, poi una strategia da stilare insieme alla Regione per rientrare nel piano dei rifiuti, con l'obiettivo di mantenere l'azienda pubblica e in prospettiva affidarle il servizio dell'intera città metropolitana, senza aumentare la Tari. Il sindaco Bucci e la sua giunta tracciano la strada da seguire dopo aver messo a punto la delibera che verrà presentata in Consiglio entro il 31 luglio.
Le risorse che il Comune metterà a disposizione di Amiu per evitare l'ingiunzione di pagamento - e quindi il rischio concreto di un commissariamento - derivano da avanzi di bilancio, accantonamenti, rinegoziazioni di mutui con Cdp, economie di spesa e maggiori entrate. Dal fondo di riserva sono stati attinti circa 3,2 milioni di euro. "Siamo riusciti a fare questa manovra perché Amiu ha messo a punto dettagli operativi. Non faccio commenti su questa situazione, ma mi auguro di non doverne più trovare", ha detto Bucci.
La manovra complessiva ammonta in realtà a quasi 20,4 milioni perché comprende altre voci di spesa che non erano presenti in bilancio essendo senza copertura: si tratta di 4,38 milioni destinati ai servizi sociali, 591mila euro al lavoro, 770mila alla scuola, 1 milione al patrimonio, 275mila euro al job centre, quasi 424mila per le manutenzioni e 900mila per altre voci. I 12 milioni così recuperati andranno scalati dai 185 milioni del debito complessivo di Tursi verso Amiu.
"Stiamo facendo rientrare Amiu nel piano regionale dei rifiuti - ha precisato il sindaco Bucci - perché ora dobbiamo confrontare le esigenze della città con la capacità degli impianti. Bisogna capire quanti impianti abbiamo - di quanto abbiamo bisogno e come gestire gli eccessi. Poi stiamo lavorando per il rinnovo e l'estensione del contratto. E faremo in modo che modo che l'azienda, che al momento è al 100% del Comune, diventi provider per tutti i comuni della provincia. Questo ci dà possibilità di andare avanti con un'azienda forte che possa gestire il futuro. Aumenti sulla Tari? "Lo confermo, siamo in grado di escluderli", ha precisato Bucci.
Intanto nel pomeriggio si è tenuto il primo incontro tra Marco Bucci e il sindaco di Torino Chiara Appendino. Al centro del colloquio gli interessi comuni delle due città, tra cui le società partecipate Fsu e Iren. "Vedremo come proseguire - ha detto Bucci - ci sono diverse strade: decideremo se uscire da Iren, se aumentare la nostra partecipazione e farla diventare una vera partecipata o se coinvolgere altri Comuni. Per ora con Torino c'è un ottimo rapporto".
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Ecco la manovra salva Amiu del Comune, ora il piano per far crescere l'azienda
Incontro con Appendino a Torino per il futuro di Iren
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