
La morte cerebrale del giovane è stata diagnosticata in serata perché le sue condizioni non sono migliorate nonostante il lungo intervento chirurgico a cui è stato sottoposto appena arrivato in ospedale.
L'indagine sull'infortunio mortale è stata avviata dagli ispettori della Asl e dai carabinieri di Arenzano: sotto la lente le condizioni di lavoro del giovane deceduto e il fatto che il ventisettenne fosse da un mese senza permesso di soggiorno e di conseguenza lavorasse in nero per conto di una ditta di connazionali.
IL COMMENTO
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Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?