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Il sindaco: "Faremo e comunicheremo molto coi cittadini"
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 Sveglia presto nonostante le poche ore di sonno, subito a Palazzo Tursi per le interviste coi media nazionali, quindi i primi incontri istituzionali e la serata di festa (per lui moderata) con Toti e Salvini. Poi il passaggio di consegne a Tursi con Marco Doria e il primo impegno ufficiale, la riunione del Coc al Matitone. Lo stile Bucci si vede nei suoi primi giorni da sindaco: senso del lavoro, controllo delle emozioni, orientamento ai risultati. Un manager alla guida della città. A Primocanale il successore di Doria fissa le priorità delle prime settimane e anticipa alcuni dettagli sulla giunta: sarà un'amministrazione con una presenza significativa di donne e di under 40 e molto attenta alla comunicazione.

Come ha trascorso la prima giornata da sindaco?
Ho parlato col segretario generale, col capo dell’ufficio politico e col sindaco Doria. Mi ha fatto molto piacere parlare con lui, mi sta dando molti suggerimenti. Stiamo dando un segno alla città, che lavoriamo tutti assieme. E questo dovrà essere anche in futuro. Lavorare tutti assieme per fare Genova grande.

Dopo le schermaglie della campagna elettorale sta lanciando diversi messaggi distensivi che le arrivano anche dall’altra parte. Che sensazioni ha su quello che sarà il clima a Genova nelle prossime settimane?
Credo sarà molto buono, ho visto oggi un messaggio di Luca Pirondini che mi ha fatto molto piacere. Ma ne ho ricevuti anche altri. Io direi che possiamo farcela a lavorare assieme, vuol dire anticipare i tempi dei risultati. Se tutti lavoriamo da subito possiamo mettere già i semi e ottenere prima i frutti. I genovesi si aspettano molto da noi.

Le primissime cose che farà da sindaco?
Certamente c’è il bilancio previsionale del 2017, c’è il buco del Comune verso Amiu. Partiremo subito col team del marketing territoriale per creare posti di lavoro a Genova, c’è da mettere mano alla pulizia della città.

E poi c’è da costruire la giunta. Che spartizione ci sarà tra società civile e politica?
Sono tre criteri fondamentali, sempre i soliti: numero uno competenza, poi spirito di servizio perché non possiamo pagare milioni di euro ciascuno e bisogna accontentarsi dello stipendio comunale, e spirito di sacrificio, che non è banale. Quando ci sono i muri della burocrazia, anche chi è molto competente non ha voglia di lottare, quindi servono tutti e tre. Sceglieremo le persone in base a questi tre criteri.

Però le forze della coalizione saranno tutte rappresentate.
Certo, ma allo stesso tempo noi vogliamo persone che siano competenti. Vedrete che saranno tutti indiscutibili.

Uomini e donne in che percentuale?
Io spero di arrivare al massimo possibile di donne. Devo dire che tra le persone elette non abbiamo molte donne, e questo mi fa un po’ dispiacere. Compenseremo con le donne della società civile.

Giovani o più anziani gli assessori?
Da questo punto di vista siamo ben equipaggiati, avremo molte persone sotto i 40 anni.

Nella costruzione della giunta c’è ancora qualche tassello che manca?
Mancano ancora tre o quattro elementi, avremo 11 assessori e 6-7 consiglieri con delega. Stiamo lavorando, verso la fine della settimana o al massimo lunedì o martedì avremo la giunta.

Stanno arrivando pressioni?
Secondo me arrivano collaborazioni, vi assicuro che le pressioni che ho vissuto nella mia vita sono molto diverse.

Come si relazionerà coi genovesi?
Noi faremo tutto il possibile per avere più canali di comunicazione coi genovesi attraverso più iniziative. Ad esempio la colazione col sindaco, cioè la possibilità per 20-25 genovesi di venire a parlare direttamente col sindaco. Le giunte nei municipi senza che debbano venire a Tursi per forza. La possibilità di avere tempo sulle tv locali per parlare dei problemi. Io farò tutto il possibile per comunicare, comunicare, comunicare.

Il suo sogno è che tra cinque anni Genova diventi una città…
... con molte più persone, 30mila posti di lavoro in più, pulita, sicura, con la metropolitana, un grande aeroporto, e che si possa arrivare a Milano in 40 minuti.