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Diminuisce l'afa, ma lunedì tornano sole e caldo
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È il meteo a rovinare il weekend di San Giovanni Battista: se il 24 giugno è iniziato all'insegna del cielo coperto su tutta la regione, le previsioni non lasciano sperare nulla di diverso fino a lunedì, quando sulla Liguria dovrebbero tornare sole e caldo.

Il peggioramento, che porta locali rovesci già nella tarda serata di sabato, si farà sentire soprattutto domenica: attesi rovesci e temporali fino a moderati in progressiva estensione dal Centro-Ponente verso il Levante, dove a tratti potranno essere anche forti, ma senza alcuno stato di allerta. Andrà meglio nell'imperiese, dove nel pomeriggio si attendono schiarite anche ampie.

La nota positiva è che le temperature tenderanno a calare ovunque, e questo diminuirà la sensazione di afa. Su nessuna città ligure, infatti, è stato piazzato il bollino rosso per il caldo che interessa invece altri capoluoghi italiani da Nord a Sud. Ma da lunedì le massime torneranno sopra i 30 gradi, soprattutto in entroterra. A partire ddalla prossima settimana dovrebbe tornare pure il bel tempo, con qualche pioggia nel tardo pomeriggio possibile sui rilievi centro-orientali.

Di certo non si lamenteranno gli agricoltori per qualche goccia di pioggia, tantomeno se intensa: Coldiretti ha rilanciato in occasione del suo 70esimo compleanno l'allarme siccità, che in Liguria sembra essere meno marcato rispetto ad altre regioni ma comunque presente. Per allontanarlo servirebbero però precipitazioni costanti e non violente.

Al momento due terzi del territorio coltivato nazionale è a forte rischio. In Piemonte a Cuneo a causa della siccità e dell'eccesso di caldo per grano ed orzo - spiega Coldiretti - si riscontrano perdite del 25-30% con perdite anche del 40% sulle colture foraggere, mentre in Lombardia il mais è in sofferenza. In Liguria si teme soprattutto per gli ulivi, mentre in Emilia è compromessa la stagione dei pomodori. Tra le misure già adottate, il passaggio di 4 milioni di metri cubi di acqua dal bacino del Brugneto al Piacentino.

Ad essere in difficoltà è gran parte dell' Europa - continua la Coldiretti - che deve fare anche i conti con precipitazioni inferiori alla media. Gli effetti si fanno sentire con un diffuso allarme incendi e sui raccolti nell'Unione Europea con la Commissione Ue che avrebbe rivisto al ribasso le stime per i cereali.