cronaca

Otto voti favorevoli e quattro contrari alla sfiducia
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Si è concluso con la sfiducia all’ad Guido Bastianini il cda che si è svolto a Genova. Il Consiglio di Amministrazione si trovava davanti a un bivio, sostenere la richiesta di Malacalza che in caso contrario ha dichiarato che avrebbe lasciato o ritenere che l'operato dell'Ad sia stato corretto e entrare quindi in rotta di collisione col Vice Presidente. Alla fine ha prevalso la linea voluta da primo azionista e vicepresidente Vittorio Malacalza.

A confermarlo è una nota ufficiale diffusa in serata: "Il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige ha deliberato a maggioranza la revoca delle deleghe a suo tempo conferite al Dottor Guido Bastianini nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale. Il Consiglio ha pertanto deliberato di attivare senza indugio tutte le azioni dirette alla definizione del nuovo assetto di governance.

"Il Consiglio di Amministrazione - spiega la nota - ha inoltre ribadito la volontà di procedere all’attuazione del Piano Strategico a suo tempo deliberato per il raggiungimento degli obiettivi prefissati in piena conformità alle indicazioni fornite dall’Autorità di Vigilanza. Il Consiglio di Amministrazione ha altresì integrato la composizione del Comitato Nomine designando quale membro l’Avvocato Massimo Pezzolo".

A quanto risulta, la lettera di sfiducia presentata nei giorni scorsi da Malacalza sarebbe stata approvata con 8 voti favorevoli e 4 contrari.

Il prossimo Cda di Carige è stato confermato per martedì 13 giugno. Potrebbe già conferire ad un dirigente interno, secondo quanto si apprende, una delle due deleghe revocate a Bastianini, quella di direttore generale. Per l'Ad non c'è ancora un nome ma potrebbe arrivare a breve. Una fonte interna smentisce che la scelta possa cadere sui nomi già circolati.

I voti favorevoli sono stati espressi non solo dai componenti della lista Malacalza (7 escludendo lo stesso Bastianini) ma anche da uno dei consiglieri delle liste di minoranza che fanno riferimento alla cordata Spinelli-Volpi (3 consiglieri), a Assogestioni (1) e a Coop Liguria (1).

Guido Bastianini resta nel Cda di Banca Carige per il momento
, non essendosi dimesso come qualcuno aveva ipotizzato. A quanto risulta il voto ha sparigliato gli schieramenti. Sara Armella, consigliere della lista che fa capo al gruppo Spinelli ha votato la sfiducia, seguendo la linea Malacalza. Hanno invece votato a favore di Bastianini Claudio Calabi e Alberto Mocchi della lista Volpi, che aveva stretto un patto con Spinelli. A sostegno di Bastianini ha votato anche Maurizia Squinzi, che fa capo alla lista Malacalza. "No" alla sfiducia, infine, anche da parte di Giulio Gallazzi indicato da Assogestioni.

llineati con il primo azionista gli altri consiglieri della lista Malacalza: lo stesso primo azionista e vicepresidente Malacalza, il presidente Giuseppe Tesauro, Luciano Pasquale, Giuseppe Pericu, Massimo Pezzolo e Lucia Venuti hanno votato la sfiducia. L'ottavo voto contro Bastianini è stato quello di Remo Checconi indicato nel Cda di Carige da Lega Coop Liguria.

La rottura tra il primo azionista Vittorio Malacalza e l'ad Guido Bastianini, esplosa la scorsa settimana con una lettera presentata al Cda, è stata provocata da una completa divergenza di vedute sulla gestione della uscita dalla crisi della banca. In particolare le mancate comunicazioni dell'ad al Cda su richieste della vigilanza per un aumento di capitale fino a 600 milioni, secondo quanto denunciato da Malacalza. Inoltre, l'ad è accusato di avere deliberato in ritardo la cessione della prima tranche dei crediti deteriorati e senza informare i consiglieri sui costi e sui rischi. E' stata contestata all'ad anche la scelta di convertire il bond di Generali portata in Cda senza chiarimenti..    

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