cronaca

Il segretario della Fiom Cgil Manganaro: "Serve un incontro a Roma su questo aspetto"
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Lunedì appuntamento alle 7 presso lo stabilimento di Cornigliano, poi assemblea e quindi corteo fino alla Prefettura di Genova.  Mentre a Roma sarà deciso ufficialmente il nuovo padrone di Ilva. Sarà una giornata importante che sancirà di fatto l’inizio di una vertenza che sarà lunga e complicata per tutti i dipendenti del gruppo e ovviamente anche per Genova. 

Corteo fino alla Prefettura dunque per disegnare le prossime mosse. Infatti in quella sede l’obiettivo è di trovare una strategia comune insieme alle istituzioni e sottolineare anche attraverso un atto ufficiale la validità dell’accordo di programma su Genova che è stato sottoscritto da tutti i governi in carica dal giorno della sua definizione e che nessuno ha mai messo in discussione. “E’ un documento giuridico assolutamente valido: questo deve essere chiaro a tutti”. Ha ragione Bruno Manganaro, segretario generale della Fiom Cgil che proprio per questo ha chiesto al ministro Calenda una riunione ad hoc su Genova non ricevendo nessuna risposta. Ora qualcuno del Governo dovrà spiegare e chiarire: servono parole e rassicurazioni, è finito il tempo dei silenzi

Intanto dopo il no arrivato ieri dall'Avvocatura di Stato ad un rilancio solo sul prezzo per l'acquisizione del gruppo Ilva, la cordata Acciaitalia (Jindal, Cdp, Del Vecchio, Arvedi) rilancia con una nuova offerta su tutti e tre i capitoli previsti dal bando ovvero: piano industriale, piano ambientale e prezzo. Lo afferma una nota di Acciaitalia nella quale si precisa che il prezzo offerto è di 1,850 miliardi. Da subito saranno assunti 9800 dipendenti e la validità dell'offerta è al 30 settembre.