Ha mangiato poco papa Francesco, ma ha assaggiato e ha apprezzato tutto il cibo che era stato cucinato per il pranzo: un poco di trofie al pesto, un pezzo di cima e di arrosto con le patate, una fettina di crostata. All'incontro privato per 135 persone predisposto dalla cooperativa sociale San Giovanni al Santuario della Guardia sulle alture di Genova, papa Bergoglio ha potuto rifiatare per circa un'ora e stare a contatto con le persone che più di altre possono avere bisogno del suo conforto. Alla tavola imbandita di bianco c'erano tra gli altri 24 detenuti delle carceri di Genova, un gruppo di senzatetto e alcune famiglie in difficoltà. Bergoglio ha salutato tutti i presenti con un grande sorriso e ha pranzato seduto tra due migranti africani giunti da poco in Italia e in attesa di ottenere asilo. Ha scherzato a lungo con i due commensali che, grazie ai suoi modi, hanno vinto l'emozione e la timidezza, confidando poi al Papa la loro esperienza di guerra e violenza. Al termine Bergoglio ha riposato brevemente prima di riprendere la visita a Genova.
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