"Benvenuto Papa Francesco. Genova La accoglie con i suoi sentimenti e valori più profondi: la dignità del lavoro, tradizione antica e forte della città; la solidarietà e l'impegno civile e sociale dalla parte dei più deboli; l'accoglienza e il rispetto della persona, soprattutto quando cerca rifugio dalle persecuzioni e dalla fame; l'apertura al mondo connaturata ad un grande porto affacciato sul Mediterraneo; la democrazia come principio basilare per il bene comune". A scriverlo è Marco Doria, sindaco di Genova e della città metropolitana, in occasione della visita del papa in città sabato prossimo. Nell'indirizzo di saluto pubblicato sull'ultimo numero del settimanale cattolico di Genova, Il Cittadino, si legge: "La accogliamo con sincera ammirazione per il Suo magistero. Il Suo costante richiamo a valori di umanità e di pace tocca credenti e non credenti e coglie le preoccupazioni e le attese di questo momento storico". Sul giornale della diocesi anche Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha fatto pervenire un messaggio per l'occasione. "Non c'è dubbio - scrive Toti - che la visita di Papa Francesco sia benedizione per la città e insieme occasione per una riflessione molto profonda sul senso della vita della nostra comunità civile e religiosa". "Nessuno come questo Papa - si legge ancora su Il Cittadino - è capace di impersonificare la vita di Cristo tramite l'attenzione e la premura verso chi soffre, verso chi ha poco o nulla, chi è escluso, perseguitato e offeso nella sua umanità. Il Papa che ha definito la Chiesa "un ospedale da campo" arriva tra noi portatore di una sensibilità che deve aiutarci a riflettere e a trovare nuove vie per realizzare un vivere più vicino alle ragioni dei poveri. Genova e la Liguria possono vivere una nuova stagione di cambiamento solo se sapranno tenere insieme le ragioni dello sviluppo con quelle della giustizia sociale".
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