porti e logistica

Su concessione ad Autostrade: "Piccole proroghe, ma niente regali"
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Entro l’estate l’Unione Europea deciderà sulle proroghe delle concessioni ad Autostrade e finalmente potrà partire l’iter della Gronda. Ad annunciarlo è il ministro Graziano Delrio, a Genova per gli stati generali della logistica, che ai microfoni di Primocanale precisa: “Nessuno deve aspettarsi regali”. Sì a un allungamento breve, dunque, ma nessuna maxi proroga come invece chiedeva l’ad Castellucci.

Che risultati può dare la sinergia tra le regioni del Nord Ovest?
La sinergia può dare grandi risultati, la logistica in Italia muove 110 miliardi di euro, il 7% del Pil. Purtroppo abbiamo grandi inefficienze e perdiamo 10 miliardi all’anno. Potremmo ottimizzare per 40 miliardi. I tedeschi si sviluppano così bene perché hanno una logistica efficiente.

Lei ha annunciato che ci saranno i finanziamenti per la diga foranea quando ci saranno i progetti pronti.

Cerchiamo di lavorare così in tutta Italia. La diga di Genova è di interesse nazionale, perché la città appartiene a tutta l’Italia. Ma è chiaro che ci vuole un primo progetto sviluppato. L'autorità portuale ha finanziato il progetto. Appena sarà concluso, attraverso finanziamenti europei, metteremo le risorse.

Nell’ambito del correttivo alla riforma dei porti già si parla di pressioni per azzerare o ridurre i poteri dell’autorità dei trasporti. È così?
Vogliamo semplicemente non sovrapporre i controlli. Inutile dare ad aziende e autorità portuali un carico eccessivo, vogliamo solo mettere ordine. Ma questo verrà fatto con le autorità.

Il treno Genova-Roma è stato recentemente confermato. Verrà confermata in futuro al di là delle regole di mercato?
Sì, abbiamo fatto questa scelta perché abbiamo visto che la Liguria aveva tra i più bassi indici di connettività. Ma ci sono tanti altri modi che stiamo studiando, è solo l’inizio di un percorso.

Aspettando il Terzo-Valico si può pensare a un Genova-Milano Rogoredo veloce in un’ora e dieci?

Sì, ma è ovvio che il Terzo Valico sarà la vera soluzione al problema sia per le merci sia per i passeggeri. L’orizzonte è il 2021 per andare in un’ora a Torino e a Milano. L’esercizio sarà nel 2022.

Nodo ferroviario di Genova: cosa c’è in campo?

Ha finanziamenti per 600 milioni di euro, è un elemento importante per fare in modo che il traffico di utenza pendolare sia molto più scorrevole. Siamo fiduciosi che questi lavori cambieranno completamente il volto del trasporto pubblico locale.

Dai treni alle autostrade: anche questo è un grosso problema della Liguria. La soluzione, si è detto più volte, è la Gronda di Genova, ma la Società Autostrade chiede una proroga della concessione di molti anni, anche superiore a quelli che sembrano i limiti posti dall’Euoropa. In più si parla di aumenti di tariffe. C’è possibilità di un compromesso tra Castellucci e Verstager?

In questi due anni abbiamo lavorato perché il progetto fosse approvato in conferenza dei servizi ed è stato approvato. Poi abbiamo concluso l’ottimizzazione del progetto per renderlo il meno costoso e il più efficiente possibile. Il terzo punto è: come impedire un aumento dei pedaggi rilevante per chi userà la futura Gronda? Per fare questo ci sono due modi: uno è avere un piccolo prolungamento della concessione, ma noi non chiederemo cose diverse da quelle ottenute dalle Autostrade francesi. Noi siamo per una proposta semplice, di pochi anni, per evitare incrementi troppo alto. Siamo al punto finale. Abbiamo fatto una lunga analisi, io credo che entro l’estate riusciremo ad avere tutte le risposte dall’Ue.

Che proroga potrebbe essere? Si parla di 2042…
Parliamo di pochi anni, pochissimi. Nessuno deve aspettarsi regali. Io voglio che anche l’Italia non faccia richieste fuori dalle regole.

Passiamo all’Aeroporto di Genova. Cosa si può fare per farlo diventare uno degli scali più importanti in Italia?

Le destinazioni in Liguria sono ambite, bisogna offrire marketing territoriale ai vettori. Oltre al collegamento più facile con l’aeroporto, questi elementi possono permettergli di decollare in maniera definitiva. Il recupero non è lontano, ma occorre metterci insieme per promuovere l’offerta di Genova.

Parliamo di politica. Le piace Crivello?
Molto. Ho fatto il sindaco, mi piacciono le persone concrete che conoscono bene la città, come Gianni.

Però non è renziano e nemmeno del Pd. Se dovesse perdere vuol dire che avrà ragione Renzi?
No. Se dovesse vincere, i genovesi avranno apprezzato la scelta, punto e a capo.

Se vincesse il M5s alcune grandi infrastrutture potrebbero rallentare e fermarsi?
Questo è un corridoio europeo, non una strada locale. Non credo.

Secondo lei bisogna votare il prima possibile o a fine mandato?

Renzi non vuole votare subito ma dare una legge elettorale che garantisca governabilità. A Genova si saprà con certezza chi sarà il sindaco. C’è una richiesta da parte di Forza Italia, M5s e sinistra del Pd per una maggiore quota di proporzionale, ma bisogna fare cose che servono al Paese. Nessuno scambio, nessun inciucio.

Quindi scadenza naturale?
Nessun bisogno di votare prima. Chiaro che la finanziaria sarà una responsabilità per tutte le forze che sostengono la maggioranza.