Dietro la facciata di un lavoro onesto, commessi nel reparto macelleria di un supermercato di Alassio, nel savonese, coordinavano, secondo l'accusa, un fiorente traffico di droga. A scoprirlo i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Albenga che venerdì hanno arrestato due persone al termine di un'operazione denominata "Tender Meat" e conclusasi lunedì. L'indagine ha consentito di ricostruire una rete di pusher facenti capo ai due commessi: i militari hanno meticolosamente documentato i loro ingenti guadagni, con un giro d'affari stimato intorno ai 50.000 euro settimanali grazie ad un fervido traffico di cocaina nel savonese e nell'imperiese. Sequestrati oltre 4 etti di stupefacente di vario tipo, 10.000 euro di provento illecito ed una Bmw di grossa cilindrata.
A finire in manette un 28enne albanese residente ad Alassio e una donna italiana di 25 anni di Laigueglia. I due commessi, entrambi incensurati, rifornivano di marijuana e soprattutto cocaina gli spacciatori al dettaglio del ponente savonese e dell'imperiese, arrivando a guadagnare anche 800 euro al giorno a testa. Tra loro parlavano con un codice mutuato dalla loro professione: 5 grammi di stupefacente erano una "costina", 10 grammi una "costata", 20 grammi una "fiorentina". Un debito saldato da un cliente veniva invece chiamato "fattura". I militari hanno documentato tra fine marzo e venerdì 12 maggio circa 400 cessioni. La droga arrivava dalla Lombardia.
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