
Per gestire il fenomeno dell'accoglienza, ha aggiunto il porporato, bisogna pensare in due tempi: "il primo è il tempo dell'accoglienza e il secondo è quello della integrazione ed è l'operazione più delicata, più difficile e più necessaria". "Serve far crescere un senso di appartenenza e di amore ad un luogo e ad una città che costituisce l'anima della integrazione vera" e questo andrà fatto "con chi vuole, nel rispetto delle regole, e nell'amore a questa nuova terra, patria e popolo".
L'integrazione, ha aggiunto, avviene "attraverso la lingua, la cultura, il lavoro e il nostro stile di vita". "Questo luogo "è un bellissimo segno che è possibile non solo convivere ma sentirsi cittadini della stessa vita e desiderosi di un futuro che si va costruendo insieme con diritti ma anche con molti doveri", ha detto.
IL COMMENTO
Quando la politica si mise insieme per fare il bene di Genova
Ex Ilva: Cornigliano ha già dato molto, almeno possa pronunciarsi sul piano