cronaca

Manifestazione unitaria: "La situazione adesso sta implodendo"
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I vigili del fuoco scendono in piazza, tutti insieme, il 17 maggio. Si unisce il fronte sindacale con circa 300 lavoratori pronti a gridare alle istituzioni che così non si va avanti. Organici ai minimi termini, competenze sempre maggiori, età media 47 anni e mezzi vetusti sono le ragioni che porteranno i pompieri liguri a incrociare le braccia in una manifestazione compatta come non si vedeva da anni.

"Siamo passati da una carenza personale quotidiana per il soccorso tecnico urgente a un ulteriore carico di lavoro per gli incendi boschivi dal primo gennaio a causa della soppressione del corpo forestale - spiega Stefano Giordano, coordinatore regionale Usb Vigili del fuoco - e adesso la situazione sta implodendo".

A parlare sono gli stessi fogli di servizio.
Un turno del 2002 su Genova contava 136 unità, oggi sono 109. Se si moltiplica per quattro turni sono oltre cento persone in meno, ma secondo le piante organiche sono solo cinquanta. Ancora dati: dal 2002 al 2017 l'età media si è alzata da 40 a 47 anni, mentre i soccorsi sono aumentati del 18% in una regione che presenta il 100% di comuni a rischio idrogeologico.

Nel mirino dei sindacati c'è la convenzione con la Regione Liguria, che prevede risorse considerate insufficienti, ma la partita si gioca anche a livello nazionale e a breve il presidente Toti dovrebbe riferire in conferenza Stato-Regione.

"Saremo tutti in piazza, Usb, Cgil, Cisl, Uil, Confsap e Conapo per ribadire che la situazione sta implodendo - ribadisce Giordano - oggi tutti hanno preso coscienza che i pompieri liguri sono in ginocchio. L'elemento debole, alla fine, è sempre il cittadino che non sa se potrà tornare a casa in sicurezza".