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Lunghe code, parcheggi d'interscambio ignorati
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La prova dei numeri è superata, ma i compiti da fare a casa sono ancora tanti. Genova è davvero una città di richiamo per i turisti e questi giorni di ponte verso il 25 aprile confermano quanto visto a Pasqua (70 mila visitatori, mai così numerosi in questo periodo) e in generale negli ultimi anni. Meriti che si possono spartire equamente tra il costante lavoro di promozione degli enti locali e l'allarme terrorismo internazionale che ha fatto precipitare mete come Londra, Parigi e in parte la stessa Roma.

Eppure è evidente che la macchina non va ancora come dovrebbe. Perché un weekend a Genova, se non ci si prepara per tempo, può anche diventare un'agonia e indurre a scappare anziché tornare. Si parte dalle code in autostrada per arrivare e si continua fermi nel traffico in città, cercando un parcheggio che non c'è. O meglio c'è, ma è inesorabilmente pieno. Fila interminabile, sia per strada sia fuori dalle biglietterie per vedere le vasche. 

Segnalazioni che abbiamo raccolto confermano che è attivo il parcheggio di piazzale Kennedy, collegato al Porto Antico da un bus navetta, ma non c'è traccia di indicazioni che ne parlino. La foto che ci ha inviato un lettore mostra il display spento proprio all'ingresso del sottopasso di Caricamento, nella zona più frequentata dai visitatori, a due passi dall'Acquario. Quei pochi parcheggi d'interscambio esistenti, insomma, sono tenuti ben nascosti. Il risultato è questo: traffico in tilt nel tunnel delle Casaccie, in via Gramsci, corso Quadrio e piazza Cavour.

Su cartelli e pannelli fantasma si potrebbe aprire un intero dossier. Altro problema, lamentato da Stazioni Marittime è l'assenza di un'adeguata segnaletica che conduca i crocieristi verso i moli di imbarco, soprattutto per chi arriva da Levante. Punti critici della mobilità che vengono a galla quando la città si trova a dover gestire flussi importanti e preziosi per l'economia genovese.

"Finché non si affronta la questione nel complesso è un problema irrisolvibile - dice Angelo Chiaramonte (Mdp-Articolo 1) durante il dibattito su Primocanale - Bisogna decidere che si investe sul trasporto pubblico in modo da avere meno traffico privato in centro città". Più articolata la proposta di Stefano Balleari (Fratelli d'Italia): "Serve l'aiuto della polizia municipale in loco, ma anche parcheggi d'interscambio collegati col centro da mezzi pubblici. E poi usare la tecnologia disponibile: con una semplice app i turisti a Genova possono trovare la strada più veloce e i parcheggi disponibili". Soluzioni che dovrà trovare il prossimo sindaco, per non rischiare di perdere un treno carico d'oro per Genova e i genovesi.