Massimo Lombardi, ex segretario di Rifondazione Comunista, ha presentato la sua candidatura per la lista civica "Spezia bene comune". "La cifra della nostra lista è la collettività, non c'è un solo candidato sindaco ma 32 persone che stanno costruendo un percorso politico nel segno delle differenze e della coerenza - ha spiegato Lombardi -. Il simbolo scelto è il faro del nostro golfo, che ci permette di vedere le bellezze e i problemi di questa città". A cominciare, ha spiegato, dalle bonifiche di aree come Pitelli ed Enel. "E poi le aree militari che devono tornare alla città. Nel programma che presenteremo a breve al centro i diritti dei cittadini e dei lavoratori, i quartieri, lo sviluppo e il ruolo del porto e della cantieristica navale. La nostra visione parte dal basso: noi siamo i quartieri", ha aggiunto. In caso di ballottaggio gli apparentamenti non sono predefiniti. "Decideremo insieme, il voto del candidato sindaco varrà uno come quello dei 32 candidati consiglieri. Tra di loro - ha detto Lombardi - anche immigrati integrati in ambito lavorativo". E ancora sulla criminalità. "Ipocrita sarebbe dire che tutto va bene nei quartieri, il decreto sulla sicurezza nelle città però non si sforza di capire la criminalità organizzata che ha fatto del porto un crocevia della malavita italiana. Lo aveva detto Ilaria Alpi: un crocevia di armi, droga e rifiuti".
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