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A confronto all'incontro Anaci, non si salutano nemmeno
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I 'due candidati' del Movimento 5 Stelle, Marika Cassimatis e Luca Pirondini, per la prima volta faccia a faccia in un confronto pubblico. Anche se non si sono nemmeno salutati né guardati. L'occasione è un incontro organizzato da Anaci Liguria, associazione degli amministratori condominiali, alla sala maestrale del centro congressi del Porto Antico. Temi del dibattito, il mercato del mattone e le riqualificazioni.

Cassimatis si è presentata come 'Lista Cassimatis' e vincitrice delle primarie M5s, mentre Pirondini afferma di essere il candidato del Movimento 5 Stelle. I due, di fatto, si ignorano, ed entrambi sostengono la legittimità della propria candidatura. Allo stesso tavolo ci sono Marco Bucci, candidato del centrodestra, e Gianni Crivello del centrosinistra. Poi Arcangelo Merella di 'Ge9sì', Marco Mori di 'Riscossa Italia' e Paolo Putti di 'Chiamami Genova'.

"Il Movimento 5 Stelle ha ribadito già in più situazioni che io sono il candidato sindaco per Genova e l'unico responso che vale è questo - dice Luca Pirondini prima di entrare nella sala del confronto - il tribunale civile di Genova si è espresso con una sospensiva legata a una votazione, non certo su chi debba essere o meno il candidato di un movimento politico".

La replica di Cassimatis arriva a distanza di pochi minuti: "Sono qui perché c'è un'ordinanza del tribunale che fa testo e stabilisce che il candidato sindaco del M5s sono io". Entrambi dicono di essere da tempo al lavoro nella campagna elettorale e Pirondini respinge la tesi secondo cui la sua campagna elettorale sarebbe stata stoppata, o quantomeno rallentata, dalla querelle giudiziaria: "Non ci siamo mai fermati - replica il musicista - in campagna elettorale ci sono tante cose che non si vedono ma vi assicuro che stiamo lavorando h24, da tanto tempo per fare il migliore programma possibile per poi amministrare Genova".

Cassimatis dal canto suo garantisce: "Il programma era già in itinere perché c'erano dei gruppi di lavoro che per un anno e mezzo hanno portato avanti avanti il programma. Oggi siamo qui anche per parlare alla città che ha bisogno di avere risposte sui problemi e non sentire parlare solo delle nostre beghe".

La professoressa di geografia inoltre non esclude che se la matassa non verrà sbrogliata ci possa essere a breve un ulteriore passaggio a livello legale visto che "c'è anche un codice penale che può intervenire quando le ordinanze dei tribunali non vengono rispettate".