cronaca

Cabinovia già progettata e finanziata, ma non si parte prima del 2021
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Sarà che “non serve a niente”, come dice qualcuno. Intanto, però, l’Aeroporto di Genova mira a crescere e a migliorarsi con un piano di investimenti da 45 milioni in 10 anni e l’obiettivo 1,9 milioni di passeggeri (ora sono 1,2) da raggiungere entro il 2020. In realtà il vero rischio è quello di avere un gioiellino di aerostazione isolato dal resto della città. “I collegamenti? Sono il tasto più dolente”, ammette il presidente Marco Arato. Un handicap che non si risolverà prima del 2021.

In effetti la soluzione esiste già. E non è un volo pindarico, tanto per stare in tema. Si chiama ‘Gate’ (Genova Airport, a Train to Europe) ed è la cabinovia che dovrà collegare il ‘Colombo’ alla futura stazione ferroviaria e quindi al polo scientifico tecnologico di Erzelli. Un progetto da sei milioni di euro “già pronto e finanziato dall’Unione Europea”, ricorda Arato. Dopo tanti anni c’è convergenza tra tutti gli enti interessati.

Ma allora perché non si può partire? “Noi la faremmo anche domani – replica il presidente – ma la cabina poi dove finisce, in un container?”. Dove ora ci sono questi, infatti, dovrebbe sorgere la nuova stazione. Che però non vedrà la luce prima del 2021, salvo ulteriori ritardi sui lavori. La fermata sarà dedicata ai treni urbani, una vera e propria metropolitana leggera che collegherà gli estremi della città (Voltri e Nervi) con possibilità di estendersi anche fuori dal Comune e comunque collegata a Principe e Brignole per i treni a lunga percorrenza.

Insomma, bisognerà attendere almeno 4-5 anni per avere un vero collegamento con la città. Quasi un paradosso, se si pensa che scali di ben altre dimensioni (Malpensa, Fiumicino, Orio al Serio) distano decine di chilometri dai centri urbani, mentre quello di Genova è praticamente in città. Un progresso che sarebbe apprezzato anche da turisti e crocieristi. E questo è un altro capitolo della sfida. “Il nuovo volo Volotea da Vienna è un esempio di questa filosofia: abbiamo anche voli charter dedicati, ma soprattutto puntiamo alle tratte di linea”, conclude Arato.