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Quarta sconfitta per i rossoblù. I tifosi lasciano lo stadio
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Per il Genoa Udine è un’altra stazione di una Via Crucis penosa e insopportabile per i tifosi. Finisce 3-0 per l’Udinese in un match che è durato solo 6’ quando Laxalt ha tirato a lato. Poi il nulla con i gol dei friulani di De Paul al 20’ con tiro da fuori, di Zapata al 31’ che si gira in area e mette la palla nel sette e di una grottesca papera di Rubinho al terzo minuto della ripresa. Poi l’Udinese si ferma per pietà.

Ecco l’ennesima sciagurata prestazione che chiama in causa tutti i giocatori e l’allenatore Mandorlini. Con lui solo 4 punti in 6 partite con un poker di sconfitte. La sua avventura al Grifone peraltro tormentata sembra al capolinea. A fine gara, comunque, il tecnico ha regolarmente parlato dicendo che bisogna trovare la via del gol. Si attendono in queste ore le scelte di Preziosi. Non che con Juric negli ultimi mesi andasse meglio, ma in campo contro la squadra di Del Neri è andata in scena una prestazione rossoblù indegna come quella con l’Atalanta. Secondo indiscrezioni il presidente starebbe pensando anche di affidare la squadra a Christian Stellini, allenatore della Primavera.

Ora si fa dura anche per la salvezza che torna in dubbio visto il successo del Crotone sull’Inter. Il match con l’Udinese si consegna solo alla cronaca. Dopo il 3-0 sono entrati Pandev, Palladino e si è rivisto Veloso ma ormai il match non aveva più niente da dire come questo Genoa pesantemente attaccato sui social dai tifosi e da quei duecento presenti alla Dacia Arena che a 10’ dalla fine lasciano il loro settore dello stadio mantenendo lo striscione “Preziosi vattene”.

Tutti hanno visto un’Armata Brancaleone che non lotta neppure, che non ci mette impegno. Il Genoa è allo sbando e mancano ancora sette partite alla fine del campionato. Un incubo per tutti. Domenica al Ferraris arriva la Lazio.