cronaca

Fissato l'interrogatorio per il camionista. Fita-Cna: "Quelli dell'Est costano meno"
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Verrà ascoltato mercoledì dal pm Giovanni Battista Ferro il camionista che domenica mattina ha travolto e ucciso due operai sull'autostrada A10 tra i caselli di Albisola e Celle (Savona). Il romeno Ilim Bildan, 44 anni, che fin da subito ha collaborato con gli inquirenti dovrà rispondere dell'accusa di omicidio colposo plurimo.

Ma parallelamente proseguono le indagini sulla decisione di Autostrade di aprire al traffico una seconda corsia poco prima dell'incidente: la Procura è al lavoro per stabilire se sussistano eventuali responsabilità. 

Al momento il trasportatore è in stato di arresto nel carcere di Genova Marassi
: è risultato negativo ai test per alcol e droga ma il pm ha ritenuto che la sua condotta al volante del tir non sia stata sufficientemente prudente. "Lui e tutta la sua famiglia sono ovviamente sconvolti - spiega il suo difensore Gian Maria Gandolfo - anche perché si è trattato di una tragica fatalità. Non c'è stata alcuna imprudenza da parte del mio assistito. Quel tratto è pericoloso, cinque camion ribaltati negli ultimi 9 mesi lo dimostrano".

Il pm assegnerà a un perito l'incarico di ricostruire nel dettaglio la dinamica della tragedia. Previsto anche un incontro con il medico legale: una formalità, dato che non sussistono dubbi sulle cause della morte degli operai travolti dal camion.

Luendì, intanto, l'nnesimo incidente-fotocopia al km 35. Un altro tir, il terzo in appena tre giorni, è sbandato in curva all'uscita della galleria Pecorile ed è rimasto a lungo di traverso sulla carreggiata. Traffico ancora impazzito, ma stavolta nessun ferito. Quel tratto, parte di un'autostrada già oggetto di denunce in Commissione trasporti per il mancato rispetto delle norme di sicurezza europee, è già stato teatro di incidenti che sembrano uno la replica dell'altro. La sequenza di date è impressionante: 2 giugno, 4 ottobre, 14 dicembre 2016. Poi tre giorni filati in un fine marzo che si è colorato di sangue.  

Le accuse al gestore della rete sono molteplici. "Qui ci sono delle responsabilità ben chiare al di là degli aspetti formali, responsabilità nella sostanza - spiega a Primocanale Fabio Marante, segretario regionale Fillea-Cgil, la sigla che rappresenta il comparto edile - La committenza, Autostrade per l’Italia, si è subito premurata di dire che il cantiere era segnalato. Ma qui non si tratta di segnalarli. Certi cantieri devono essere isolati dal traffico o in alternativa devono essere effettuati con l’autostrada chiusa, se vogliamo fare i lavori in sicurezza ed evitare che a pagare le conseguenze sia esclusivamente il mondo del lavoro". 

LA TESTIMONIANZA DEL COLLEGA: "NOI, SEMPRE A RISCHIO" (Ascolta la telefonata)

Il 18 ottobre 2016 un altro operaio moriva sulla A12 travolto da un'auto guidata da un uomo ubriaco e sotto l'effetto di droghe. Per Marante "bisogna sacrificare il profitto di Autostrade per l’Italia, perché chiudendo dei tratti ci saranno sì disservizi e disagi, e per quello noi proponevamo chiusure notturne, ma almeno in quel caso diminuiremmo il rischio che quei cantieri diventino luoghi di morte". 

"L'assessore regionale alle infrastrutture Giacomo Giampedrone ha chiesto un tavolo di monitoraggio e verifica con tutte le concessionarie autostradali per "verificare quali sono i punti critici, la statistica degli incidenti e cercare di fare in modo per quanto possibile che disgrazie come quelle di ieri possano essere evitate". Lo ha detto Giovanni Toti, governatore della Liguria.

"Da tempo denunciamo il cosiddetto cabotaggio, cioè il fatto che si aprano società nei paesi dell'Est e poi si usino gli autisti in Italia, perché costano meno e sono anche meno formati. Spesso ad aprirle sono italiani". Lo dicono i trasportatori di Fita Cna, per voce del neo presidente Stefano Filippini. Secondo cui "alcuni video su youtube mostrano a volte manovre improbabili, come inversioni di marcia, che gli italiani non farebbero". "Gli autisti italiani puntano molto sulla formazione ma spesso subiamo la concorrenza sleale di autisti dell'Est. Inoltre il tratto dell'incidente è molto pericoloso perché pieno di curve. Senza considerare che spesso i cantieri vengono segnalati troppo tardi rispetto alle necessità dei mezzi pesanti, che richiedono spazi di frenata e movimento più lunghi delle auto".

Dito puntato anche sulle caratteristiche strutturali di un'autostrada che non ha alternative: pericolosa, dicono tanti utenti che la percorrono abitualmente. Curve fuori raggio, corsie strette e manca quella di emergenza. "La Savona-Genova non rispetta le norme di sicurezza dell'Unione Europea, sono anni che lo dico ma nessuno si occupa mai della Liguria", tuona il senatore ligure Maurizio Rossi al termine di una giornata di passione. "Chi gestisce le autostrade in Liguria lo fa in maniera superficiale. Sono in grado di sopportare certi traffici? Perché da 50 anni non si fanno lavori di adeguamento? Devono avvenire altre tragedie per rendersi conto di questo?"

L'INTERVENTO | Rossi: "Quell'autostrada non è a norma di sicurezza"

E nel mirino dei consumatori ci sono gli aumenti.
Un rincaro medio, per il 2017, dello 0,77% sulle autostrade italiane gestite da diversi concessionari, dati Ministero. Record sulla Milano Brescia (+7,88%) sulla A4 Torino Milano (+4,60%), sulla Torino-Savona (+2,46%), più 0,64% sui tratti di Autostrade per l’Italia. Il giorno dopo la tragedia sulla A10 tra Albisola e Celle, con due morti e 9 feriti per lo schianto di un tir contro un cantiere, nel mirino dei Consumatori ci sono proprio gli aumenti: "Il trucchetto delle tariffe è quello di fare aumenti più alti dove ci sono flussi di traffico elevati e minori dove ci sono meno auto, per fare una media algebrica e rientrare nei parametri imposti dal ministero" spiega Calogero Pepe di Federconsumatori. "Gli aumenti delle tariffe sono legati agli investimenti ma in Liguria ad esempio, nell'ultimo periodo, fatti salvi alcuni interventi per le barriere antirumore, si è fatto poco. Siamo in una delle regioni più pericolose a livello di autostrade". Altra critica mossa riguarda l’assenza di corsia di emergenza, in certi tratti. Secondo Federconsumatori inoltre sarebbero necessari limiti di velocità più rigorosi nei tratti a rischio.

VIDEO | Il disastro dopo l'incidente

FOTO | La scena dall'alto | I mezzi accartocciati

SOTTOSCRIZIONE PER LE VITTIME - Cgil, Cisl e Uil ha promosso una sottoscrizione volontaria per sostenere i familiari di due operai morti sulla A10, travolti da un tir mentre erano al lavoro in un cantiere. La sottoscrizione equivale a due ore di retribuzione. Nell'esprimere cordoglio per le vittime e vicinanza ai feriti, i sindacati ribadiscono "l'impegno quotidiano teso ad aumentare il livello di sicurezza, elemento indispensabile e di garanzia per tutti i lavoratori che gravitano su Autostrade e per tutti i clienti".