I carabinieri di Genova stanno cercando due lituani per l'aggressione sfociata nell'omicidio di un ucraino di 27 anni avvenuta ieri sera in un ex capannone abbandonato, nel quartiere di Sestri Ponente. L'edificio, ex sede di Datasiel, è ormai un edificio ricettacolo di senzatetto e tossicodipendenti. A chiamare i soccorsi con una telefonata al 118 è stata la fidanzata della vittima, che è stata ascoltata come testimone dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale che con quelli della compagnia di Sampierdarena conducono le indagini. L'ucraino è morto in ambulanza, durante il trasporto in ospedale. A provocare il decesso sarebbe stato lo sfondamento della scatola cranica procurato dai colpi di uno o più oggetti contundenti. Nel luogo del delitto sono state infatti trovate e sequestrate due sbarre di ferro. Il medico legale ha già fatto una prima analisi del cadavere e l'autopsia sarà condotta nei prossimi giorni. La vittima, tossicodipendente con vari precedenti, viveva di espedienti come i due lituani ricercati, che in alcune occasioni avrebbero trovato alloggio in quell'edificio. Alla base del delitto ci sarebbe infatti una lite per un furto di rame. Intanto nella notte ed in mattinata i militari hanno ascoltato come persone informate dei fatti, oltre alla ragazza (una genovese della zona di Prà), almeno altre cinque persone, che avrebbero contribuito a fornire elementi utili per le indagini.
Cronaca
OMICIDIO SESTRI PONENTE, RICERCATI 2 LITUANI
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